Bud sex, è tossico?

Il bud sex è tossico? Cerchiamo di capire se questa tipologia di approccio alla vita sessuale tra due uomini possa essere considerata accettabile.

Il fenomeno del bud sex

È una domanda lecita quella che ci facciamo, dato che parliamo di un fenomeno che riguarda i maschi che si dichiarano etero ma si intrattengono in relazioni sessuali con altri uomini. La sessualità è un ampio spettro di possibilità che non dovrebbe essere mai giudicata. Ed è per tale ragione che dobbiamo sottolineare come il bud sex sia qualcosa di altamente tossico.

O, ancor meglio, un’espressione della mascolinità tossica attualmente presente. Nessuno vuole insegnare ad altri come gestire il proprio corpo e, ancor più, la propria sessualità. Ma diventa un brutto gioco di parole parlare di etero flessibilità.

Non parliamo del gay for pay del porno, dove si parla di un lavoro specifico nel quale attori eterosessuali decidono di recitare in questa tipologia di film su determinate pratiche. In questo caso, parliamo di persone di sesso maschile che cercano uomini per intercorsi sessuali.

Dove sarebbe il problema ad ammettere di essere attratti dallo stesso sesso e di voler avere esperienze con questo? Lo ripetiamo: lo spettro della sessualità è molto ampio e, tra bisessualità, pansessualità, omosessualità, ognuno davvero può trovare la sua strada.

Mascolinità tossica e basta

Il lato della mascolinità tossica del bud sex è espresso dal vivere nell’ombra questi rapporti. Il fenomeno, di solito, vede questi intercorsi essere consumati all’interno di fienili o garage. Già questo porta lo stesso a dimostrare come si tratti di un problema culturale, principalmente. Parliamo di società dove il machismo è quello che la fa da padrone e dove il sesso tra compagni (questa è la sua traduzione) è praticato tra uomini che non capiscono di rimanere tali anche senza definirsi etero.

È inutile girarci intorno. Non si parla di persone attualmente costrette in una situazione di confusione che stanno cercando di capire la propria sessualità. Parliamo di persone che, pur di non guardare alla loro realtà, esprimono una mascolinità tossica che non ha niente a che vedere con il vero essere uomini. È la paura di vivere la propria vita pienamente, senza accettare nemmeno di provare piacere.

Uomini etero che preferiscono una certa stimolazione non vanno a cercare altri uomini, ma praticano, ad esempio, il pegging insieme alle proprie donne. Nel momento in cui si prova attrazione sia per uomini che per donne, sono molte le sfumature nelle quali ci si può etichettare, volendo. Ma si ha comunque la capacità di accettarsi per quello che si è, senza esprimersi in maniera tossica nel cercare di nascondere la tensione e il disagio del mancato riconoscimento di sé stessi.

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