La dominazione femminile nel nuovo eBook di Sardax

Sardax è uno tra i più bravi e conosciuti artisti e illustratori inglesi, totalmente devoto alla cultura Femdom e Bdsm. Ma nel suo nuovo libro “The Queen of the Grove“, Sardax si cimenta nella fiction fetish, affiancando ai disegni anche una raccolta di racconti che rendono omaggio alla figura della donna dominante, intesa non solo come Mistress ma anche come madre, matrigna, maestra, o governante, con il racconto di una Nanny inglese il cui esercizio dell’autorità fisica sul giovane maschio di casa finisce per ossessionare le sue fantasie sessuali di uomo adulto.

Racconti erotici: un piccolo estratto da Fetish Sex

racconto bdsm

Molti pensano che la schiavitù sia violenza, tortura, una mera faccenda di fruste e catene, ma non è così. La vera schiavitù è molto più complessa. La schiavitù è innanzi tutto un’attitudine mentale. È guardare in faccia i propri limiti e capire che se non si è abbastanza forti da comandare, si deve essere altrettanto forti da sottostare a chi ha davvero autorità.

Il mio Padrone non ha bisogno di incatenarmi, di imbavagliarmi o di mettermi in faccia una di quelle buffe maschere di lattice nero. Quelli sono materiali di scena, accessori per coppie borghesi in vena di una serata un po’ trasgressiva.

Fetish Sex, racconti erotici per un nuovo femminismo

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Chi nasce schiava muore schiava.
E non date retta a chi dice il contrario: vi sta mentendo. Vi sta mentendo perchè la schiavitù non è una scelta, non è uno stile di vita, non è un vestito che s’indossa solo qualche ora al giorno. La schiavitù è insieme una condanna e un vanto. È un castigo che sei fiera di meritare. È il dolore di un amplesso brutale, che ti forza al piacere. È la voce del tuo Padrone che ti ordina cosa fare. È l’impronta delle Sue dita che ti frugano tra le gambe fino a farti male. È il piacere, che attraverso il dolore, ti costringe a gridare.

Il fetish non è un’invenzione degli ultimi anni. Le sue origini sono molto più antiche, risalgono addirittura agli anni ’20, quando per reagire al proibizionismo, l’America meno puritana decise di rincorrere un divertimento anche più pericoloso del consumo di alcolici. In questo clima di repressione sociale e sessuale, il fetish attecchì e si diffuse in fretta, proprio come un’erba cattiva, soprattutto negli ambienti di quella borghesia meno moralista e più aperta alle nuove idee, che annoverava tra i suoi ranghi uomini di elevata cultura ed istruzione, tutti frequentatori abituali di “casini”.

Gli anni ’20 furono anche gli anni in cui, per la prima volta, alle donne fu riconosciuto il diritto di voto, evento che permise al movimento femminista di lasciarsi alle spalle quegli ideali di pietà, purezza, sottomissione e domesticità che aveva relegato la donna al governo della casa come rifugio dalle tentazioni di tutti i giorni. Perciò non deve stupirci che fra i primi sostenitori della cultura fetish, si ritrovino anche molte donne. Anzi, il fetish, come moda e come stile di vita, era visto come un segnale di quell’emancipazione femminile tanto agognata.

Racconti erotici: Usata

Usata

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Come una ballerina in volo, tu non meriti di muoverti. Legata e bendata, solo i miei passi puoi sentire e il tocco dei brividi che solidi partecipano alla tua pelle. E’ mia intenzione usarti e guardarti mentre non riesci a liberarti del mio fare, mentre desideri il mio potere. Sei una schiava ribelle e selvaggia, che non ama aspettare, ma il mio addestramento ti farà bene, ma non essere troppo ubbidiente o mi stancherò presto.

Decidi delle tue forze, lasciati andare al mio abusare di te. Lo specchio riflette la tua immagine annullata dal senso. Io godo a vederti in questo stato di mio onore e orgoglio scandito. Il collare stringe in gola, mentre le mie lame e le mie piume attraversano il tuo corpo, che freme ed è attento al sentire. Non cercare di capire la tua tortura, ma goditela.