Racconti erotici: Contraddizioni Sexiste

desire

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Me ne stavo tranquilla, a fare il mio lavoro liturgico di catturare impressioni. Quando ricordo Fabio mi vengono i brividi. Io sono solo una giornalista che cerca di scrivere articoli interessanti e di avere una lode in merito, ma ancora la strada è tanta da fare. Fabio è un mio collega, un ragazzo alto più o meno 1 e 80, moro, occhi scuri, belle labbra e magro. Non so se abbia un fisico muscoloso, indossa sempre camicia, giacca e cravatta con pantaloni e scarpe nere. Non si intravede un minimo di pancetta, quindi suppongo che abbia un fisico comunque bello da vedere e toccare. Non mi sono mai piaciuti i bellocci e perfetti, ma lui mi ispira tanto sesso e sinceramente sono 4 mesi che sto a secco e per me è tanto.

Io sono alta 1 e 70 circa, i miei capelli sono lunghi castani e lisci, i miei occhi riflettono di colore azzurro. Sono magra con una seconda di seno. A me piacciono le mie tettine proporzionate al mio fisico.
Fabio è molto schivo, non ci vediamo sempre, lui è spesso in giro , io sempre in ufficio. Non so se sia fidanzato. A me piace molto. Sono timida e cerco di farmi accorgere. Spesso quando lo vedo mi bagno, è una sensazione di rilassamento proficuo, teso a cospargere versi di volere un qualcosa che per ora non c’è.

Anais Nin, i diari della scrittrice perversa

Desideravo il mio diario, perchè per la prima volta il mio gioco più bello si è trasformato in tragedia. Ho spedito, per errore, una lettera per Hugh a Henry, e una a Henry per Hugh, con il desiderio di rivelare tutto e fuggire.

Anais Nin è una scrittrice di letteratura erotica franco-americana, nata a Neuilly Sur Seine nel 1903 e morta a Los Angeles nel 1977. Considerata una delle più controverse autrici del Novecento, donna affascinante, cosmopolìta e di eleganza, è cresciuta tra l’Europa e New York, destando scalpore nell’ambiente letterario con la pubblicazione dei suoi racconti a contenuto erotico.

Il suo Diario è sicuramente l’ opera autobiografica più conosciuta. Anais è una donna che ha vissuto la propria vita fuori da ogni schema, attraverso l’erotismo e la passione nella disperata ricerca di se stessa. Il Diario raccoglie pagine di sentimenti, tradimenti, lussuria, alibi, desideri, fantasie, quotidianità e pazzia. Le raccolte brucianti dei suoi scritti erotici sono un insieme di intrigo tra avventure amorose, dove i partner scivolano fuori scena, con la rapidità e la grazia di un ballerino.

Racconti erotici: Dominatrici Sexiste (Seconda e ultima parte)

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

(continua daDominatrici Sexiste (Parte I)

La flessibilità che hanno i nostri occhi, non accetta nessuna forma di creato, ci si avvolge in segreti che solo io e lei possiamo intuire. Il nostro peccato ci illumina di un volere reciproco, che esclude qualsiasi altro tipo di pensiero, spazio e tempo. Le due mistress sono lì a cullare un’assurda e profonda sacralità. Esploro il corpo di lei con i miei tocchi, i miei morsi, le mie carezze, i miei baci. Non mi sarei mai permessa di fare qualcosa che potesse infastidirla, la sua pelle è il mio stimolto di piacere. In quel momento tutto si ferma, solo noi abbiamo senso. I nostri odori devono fondersi di perplessità. I suoi tatuaggi adoravano i miei e dopo il lungo mio presagio incantato, arrivo alla sua bocca, quelle labbra che ho lasciato al tempo, ma che ora vorrei assaggiarne il sapore. I nostri sguardi danno brividi di follia, di pazza voglia di possederci. Ci baciamo di intima onestà, con uno struggente trasporto nel muoverci. Non sento più i minuti, non ascolto più il miraggio, evito di sostenere il cambiamento. Lo schiavo osserva e divora i nostri emendamenti.

I love porn, racconti e pornografia

Pornografia: s. f. trattazione o rappresentazione, in scritti, disegni, fotografie, spettacoli, di temi o soggetti osceni, fatta senza altro intento che quello di stimolare eroticamente i fruitori.

Eccola qui la definzione di pornografia, chiara come la luce del sole. Ma non sono in molti a conoscerla, anzi, non sono in molti a riuscire a darne un esatto significato. Oppure, forse, ognuno la interpreta secondo il suo volere e secondo il suo piacere. La 80144 edizioni ha voluto creare una breve antologia nella quale sono stati raccolti alcuni racconti che riflettono proprio la definizione da loro data e trovata e che avete letto nell’introduzione a questo post.

Racconti erotici: Il solitario ballo del ventre

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i Racconti Sexisti di Miss Lucy

E’ un ballo il mio, non una danza, e c’è difficolta a capire questo, ma non è una menzogna. Stento a capire ciò che mi porta oltre e che manca sentire ogni volta che cerco di percepire qualcosa. Mi stanco a pensare che ho il nulla accanto, ma sono ricca dentro di me e della mia bellezza voglio scoprirmi. Nuda di genialità e di voler creare, mi sono assopita dal leggermi dentro, tra l’oscurità e il male. Una Sexista non ha paura di stare sola, anche quando il buio fa tremare. Pazza di idee non posso lodarmi, cerco di andare oltre e passare gli inganni. Ciò che vivo resta con me perchè forse non è arma di peccato, ma voglio essere un petalo, quello delicato che non lascia ombre.

Mi inchino su me stessa per un ballo incantato, mirato al rovescio, ma per un attimo sono immobile, mi guardo allo specchio. Sono stentata a guardare i miei punti e lo stile del mio corpo mi dona giusta vendetta e senza respiri sono qui a saziarmi. Adorata di perplessità ricordo di stringermi e cullarmi, perchè solo io so dare ciò che manca al mio sospiro. Così mentre osservo la mia immobile figura, in piedi cerco di sterdermi ed accogliere la dolcezza che delicata vuole sorprendermi, in circuiti riflessi di inganno.

Racconti erotici: Mani, delirio Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ero pervasa dalla bellezza delle tue mani, e dentro provocava un’eccitazione lieve e perversa a sentirne il tocco, a penetrare quella evidenza a me sensibile. Vado in delirio quando sono attratta da questa parte del corpo, ma per me è un elemento fondamentale che dona eroticità alla sessualità…le mani, ne sono malata, ne ho ossessione, impazzisco a guardarle e sentirle sul mio corpo. Io amo anche la penetrazione delle mani che affiorano nella mia Testa Rossa e le bacio, le lecco, le mordo quando le sento sulla mia bocca. Delle carezze di quelle stesse mani che mi toccano, ne vengo di brividi e piacere. La mia sensibilità in questi casi ha il sapore del bagnato e l’odore di un sesso diverso. Mi hai invitata a cena e io per tutto il tempo ho desiderato le tue mani più di qualsiasi altra cosa, è uno sballo al cervello che riempie il volere, e non hai attesa di agire. Resistere alla tua dote era per me un limitare la mia eroticità. Potevano passare inosservate le tue dita, agli altri ma non a me.

Racconti erotici: Sexista a Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedi con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy.

Il meglio di me era offrire un gulto, un fiorire di cose nuove e mai provate, che penetrano di vitalità e piacere. Ci sono aggettivi che vanno considerati, ci sono oggetti che vanno provati, e soggetti che vanno assaporati. Io e lei, donna a donna, sexista a sexista.

Doveva venire da me, ipnotica del suo mimetizzarsi in se stessa, c’era il pensiero di scavare insieme ideali perversi. In realtà dovevo fare delle foto, io sono fotografa e lei è la mia modella perfetta, e amo incantare e ammirare corpi nudi e femminili. Sono una professionista e tale rimango con tutte, ma con lei è diverso, lei è diversa, è un fare inverso e mi provoca in ogni sua linea.

Arriva di punta e mi accoglie con un abbraccio, mettendoci subito a lavoro tra sguardi, tocchi e solchi… ci sono parti del corpo che sono lavorate, punti di legami con altre intensità. Le faccio delle foto solo in slip e tanga e non mollo l’obiettivo di cogliere ogni punto della sua bellezza. Per la prima volta lavoriamo da sole su un set fotografico, e lei ha subito manifestato il suo interesse verso di me appena ci siamo conosciute. Mentre sistemo la sua posa per le ultime foto, mi ferma la mano eccitata di ansia, e inizia a farmi esplorare il suo corpo. Le mie carezze erano tocchi leggiadri di speranza e lei ne percepiva il sintomo di venire. Poi si alza e mi provoca con quel sorriso ammaliante da vera sexista e con i suoi movimenti che non danno modo di pensare.