Racconti erotici: Sexista a Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedi con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy.

Il meglio di me era offrire un gulto, un fiorire di cose nuove e mai provate, che penetrano di vitalità e piacere. Ci sono aggettivi che vanno considerati, ci sono oggetti che vanno provati, e soggetti che vanno assaporati. Io e lei, donna a donna, sexista a sexista.

Doveva venire da me, ipnotica del suo mimetizzarsi in se stessa, c’era il pensiero di scavare insieme ideali perversi. In realtà dovevo fare delle foto, io sono fotografa e lei è la mia modella perfetta, e amo incantare e ammirare corpi nudi e femminili. Sono una professionista e tale rimango con tutte, ma con lei è diverso, lei è diversa, è un fare inverso e mi provoca in ogni sua linea.

Arriva di punta e mi accoglie con un abbraccio, mettendoci subito a lavoro tra sguardi, tocchi e solchi… ci sono parti del corpo che sono lavorate, punti di legami con altre intensità. Le faccio delle foto solo in slip e tanga e non mollo l’obiettivo di cogliere ogni punto della sua bellezza. Per la prima volta lavoriamo da sole su un set fotografico, e lei ha subito manifestato il suo interesse verso di me appena ci siamo conosciute. Mentre sistemo la sua posa per le ultime foto, mi ferma la mano eccitata di ansia, e inizia a farmi esplorare il suo corpo. Le mie carezze erano tocchi leggiadri di speranza e lei ne percepiva il sintomo di venire. Poi si alza e mi provoca con quel sorriso ammaliante da vera sexista e con i suoi movimenti che non danno modo di pensare.

Si avvicina cercando di spogliarmi e mi bacia. Si allontana e improvvisa un ballo erotico. Mi spoglio completamente e mi avvicino a lei bendandola e facendola sedere sul tavolo, giocando con fragole e panna con la sua bocca e con il suo corpo. Il tavolo diventa una prelibatezza di eroticità e sdraiate in quello spazio diventiamo un’unica ricetta. Corpo a corpo, lingua a lingua, intimità a intimità. L’orgasmo arriva puntuale alle due estremità, con i frenetici movimenti in un testa a testa bagnato. Feroce è la mia ordinanza e c’è ancora tempo da assaggiare. Inizio a gustare la panna che ha sul corpo e arrivo con la mia Testa Rossa verso la sua bocca e con la mia bocca verso la sua intimità. I nostri clitoridi impazziscono di sensibilità, spronati dal tocco delle nostre vogliose lingue. La panna rende dolce l’evento mentre arriviamo in un orgasmo inverso.

Ci alziamo, le tolgo la benda e la porto in doccia e finiamo lì il nostro momentaneo inondarci. Prima era la panna che ci accompagnava nella nostra esecuzione, ora sono le gocce di acqua che ammorbidiscono il mio penetrare dentro di lei con le mie dita, furiosa di abilità, mentre lei con le spalle al muro si aggrappa al mio corpo… al mio sesso. C’è fuoco e fiamme nell’immensità, e l’odore e il sapore sono unioni di perfette armonie. Ci sono vortici di giri più frenetici e altri di maestosa flessibilità. Rifletto di quell’entrare e uscire e dei giusti movimenti all’andamento, che riempiono lo spazio che conta. Riflessi di spinte e emozioni, si lasciano dirigere dal turbamento. L’orgasmo arriva con gemiti di delirio.

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