Succhiotto, un marchio di possesso

Torniamo alle basi e parliamo del succhiotto. Esso non è altro che un marchio di possesso che una delle persone appone sull’altra e viceversa per mostrare al mondo, in modo ferino e forte che chi è “marchiato” è di “sua proprietà”.

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E’ una delle cose più semplici ed eccitanti che fanno parte della sfera sessuale dell’essere umano. Per quanto come pratica sia davvero una minima cosa rispetto a tante altre sfumature che compongono la vita sessuale, il succhiotto rimane una delle cose che tutti istintivamente facciamo alla persona che amiamo quando ci facciamo prendere dalla passione. Viene naturale volerla assaggiare e marchiare in questo modo. Ed allo stesso tempo altrettanto piacevole è se si è la persona che lo riceve il succhiotto. E non è solamente perchè ci si sente desiderati in quel momento. E’ seriamente qualcosa che possiamo far risalire al nostro istinto animale ed alla voglia di possesso che abbiamo della persona amata.

Il succhiotto urla “mio” senza avere bisogno di parole. Certo, ogni tanto sarebbe bene farli dove sia facili coprirli per recarsi al lavoro senza strati di vestiti aggiuntivi (leggasi sciarpe e collo, N.d.R.) o dove in qualche modo, più intimamente, possano rappresentare non solo il possesso ma anche il desiderio che si ha nei confronti di una persona. Pensiamo all’interno coscia, o poco sopra l’inguine. O in qualsiasi altro luogo nel quale la sua presenza sia effettivamente constatabile anche semplicemente passandoci sopra e sentendone il breve dolore. Rimane sempre la scelta di elezione per marchiare come propria una persona, ricordatevelo.

Photo Credit | Thinkstock

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