Sperma, quello che ancora non sapevamo

Non molto tempo fa parlammo delle sue proprietà culinarie, ora ne facciamo un ritratto a tutto tondo, parlando delle sue caratteristiche generali e dei suoi record. Parliamo di sperma.

Per rimanere in linea con la nostra serie di post “odori e sapori”, dobbiamo prima di tutto parlare delle sue proprietà nutritive. Organoletticamente, ne abbiamo già parlato, il sapore dipende molto da ciò che si mangia. Al pari di ciò che accade anche nella vagina, dove buona parte del sapore è decretato anche dal ph, tutto trova base sull’alimentazione della persona.

Quali sono gli alimenti che migliorano il sapore di questo nettare? Se volete che il vostro sperma sia dolce e che la vostra metà magari decida di assaggiarne un po’ quando siete impegnati in erotica azione, è meglio che mangiate frutta. Mele, pesche e banane sono i frutti più adatti, proprio perché più zuccherini già per loro conto.

Non aspettatevi di avere un buon sapore invece se siete abituali consumatori di caffè, carne rossa, aglio,  cipolla e formaggi: questi alimenti sono noti nel renderlo acidulo e aspro al gusto.

Sarete contenti di sapere che lo sperma rientra senz’ombra di dubbio nella categoria di cibi light. Una  dose pari a 5 ml contiene appena 20 cal così suddivise: 6 mg di grassi, 11 mg di carboidrati, 3 mg di colesterolo 150 mg di proteine. A quanto pare  se si è degli sportivi e si deve seguire una dieta iperproteica, praticare bukkake non rappresenterà di certo un problema, anzi. Il record di spruzzo? Non ci crederete mai, ma è pari a circa 6,5 m, anche se solitamente l’eiaculazione ha una gittata pari a 25 cm. Chissà se tale performance è contenuta nel libro del guinness dei primati.

Non può mancare nel nostro viaggio al centro dello sperma, qualche nozione prettamente scientifica: il suo pH è compreso tra il 7,2 e 8, né basico quindi, né acido .Alcune donne, circa il 5% del totale sono allergiche allo stesso, un’eventualità che non solo può provocare reazioni cutanee alle stesse ma che abbatte al contempo le possibilità di fertilizzazione dell’ovulo. Un vero peccato se si pensa che gli spermatozoi possono rimanere vitali cinque giorni all’interno dell’utero femminile e tre ore se sprecati sulla tavoletta di un bagno pubblico.

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