Una settimana di sesso: a Yale inizia la Sex Week

Si aprirà il 4 febbraio per concludersi il girno di San Valentino, due date importanti dentro le quali l’Università di Yale si occuperà della Sex Week, una decina di giorni che vedranno come protagonisti le esperienze sessuali e centinaia di giovani, più o meno istruiti.

La Sex Week è un’iniziativa nata ormai ben dieci anni fa, un appuntamento che ogni anno viene messo in discussione dai principali della facoltà, spesso intimoriti dai contenuti proposti durante l’iniziativa, temi che nelle scorse edizioni sono spesso stati etichettati come “pornografici”.

Il programma dell’edizione del 2012 è ancora in corso ma è sicuramente da apprezzare il significativo interesse per un’Università così prestigiosa nei confronti dei temi sessuali, spesso considerati tabù e off limits. Tra tutti i reading, le occasioni di incontro e le giornate di (in)formazione, la Sex Week di Yale si occuperà soprattutto di illustrare alle ragazze della facoltà i rimedi e le operazioni utili per riconoscere i pericoli di aggressione sessuale e le misure da prendere per richiedere aiuto e denunciare ogni abuso subito, da quello verbale a quello psicologico sventando un possibile attacco fisico.

Sarà poi dedicato molto spazio anche alle occasioni di dialogo e formazione che daranno la parola ai giovani che vorranno chiarire qualche dubbio: dai metodi di contraccezione, le pratiche sessuali meno conosciute, il sesso orale, l’orgasmo femminile e maschile, la masturbazione, una corretta igiene intima e il sesso anale. Tutti gli studenti della facoltà potranno presentarsi agli incontri, parlare con i loro coetanei e instaurare un dialogo sincero, professionale e aperto con i numerosi esperti che offriranno il loro contributo durante la Sex Week.

Speriamo che l’iniziativa venga presa a modello da molte altre facoltà: sono molti infatti i giovani che, per studiare, lasciano la casa dei genitori per vivere negli appartamenti dei collegi, un’esperienza indimenticabile che segna spesso la maturità sessuale dei ragazzi.

Photo Credits | Thinkstock

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