Sesso orale e tumore alla bocca, se ne parla ancora

Ci risiamo. E stavolta a parlare degli aspetti negativi del sesso orale è Marco Merlano, direttore del dipartimento di oncologia medica all’ospedale Santa Croce di Cuneo.

Nei paesi dell’Occidente la liberalizzazione dei costumi sessuali ha provocato un aumento, soprattutto nei giovani, dell’insorgenza dei tumori alla cavità orale.

La notizia non è nuova, anzi. A sentire l’esperto, negli ultimi 20 anni l’età dei pazienti colpiti dal tumore si è pure abbassata.

Prima le persone a rischio avevano per lo più un’età superiore ai 40 anni. Mentre in generale i tumori della testa e del collo sono diminuiti, aumentano invece quelli alla cavità orale per colpa dell’abitudine sempre più diffusa fra i giovani di praticare sesso orale non protetto e quindi di esporsi maggiormente al rischio di infezione da HPV.

In Italia ci sarebbero ci sono 10-12 mila casi nuovi all’anno. E negli ultimi anni – ricorda Merlano – sono state sviluppate numerose terapie. Tra queste c’è quella che si basa sugli anticorpi monoclonali che agiscono interferendo con quelle particolari molecole che sono necessarie alla crescita del tumore e alla sua proliferazione. Il consiglio, agli amanti del sesso orale, è uno solo: il caro, vecchio e sempre amico preservativo.

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