Sesso, Fabio Volo divide le donne per categorie

Sesso, sesso ed ancora sesso. In ogni salsa. E cosa c’è di meglio che parlare di donne e dividerle per categorie. Su Vanity Fair di questo mese Fabio Volo dà un esempio davvero eccezionale su come si possa scherzare sulle donne ed il sesso. E lo fa con quel suo fare da sornione/piacione involontario che lo ha sempre contraddistinto rendendo l’analisi, non sempre corretta ed in molti casi spicciola, divertente o perlomeno gradevole anche per la femminista più disperata.

Essenzialmente le categorie riconosciute da Fabio Volo sono cinque e decisamente diverse tra loro. Questa divisione da ciò che si evince, dovrebbe essere frutto dell’esperienza sessuale dell’attore, cosa che rende il tutto da vedere da un punti di vista decisamente più malizioso del normale.

1) Le donne piene di paranoie

Il gioco erotico piace alle donne che hanno un buon rapporto con il corpo, quelle che si toccano, che sanno anche cercarsi il piacere proprio. Ma altre sono piene di paranoie.

Non ci regala un punto di vista amplissimo sul tema, ma tanto basta per farci capire che in questa categorie rientrano di base o coloro che non gliela danno, o quelle esponenti del gentil sesso che non amano particolari acrobazie a letto.

2) le donne che si esprimono attraverso il sesso

Attraverso il sesso le donne vogliono dirti chi sono, in senso lato, quindi niente autoreggenti, altrimenti lui pensa che io sia una puttana. Ma il sesso è una recita, un gioco.

Io le avrei definite “peripatetiche” anche se può sembrare strano espresso da una donna. Ma a che pro esprimersi tramite il rapporto sessuale se non ci si diverte? Solo un gioco? Falsità inconcepibile.

3) donne dalle zone erogene in competizione

Ci sono qelle che pensano che la loro patata sia una specie di rivale, tu sei lì a fare sesso orale e loro dopo un po’ si scocciano e ti dicono: vieni su e baciami. E allora mi viene da dire: perchè, scusa, che stavo facendo? Non è che io là sotto sto affettando la bresaola per fare i panini!

Ha detto tutto lui.

4) le stronze

Una volta a New York c’era una ragazza di 22 anni che viveva in una casa fichissima, pagata da papà, e pontificava contro i suoi coetanei, che stanno in Italia e non hanno il coraggio di mettersi in gioco. Mi veniva da dirle che lei, senza il paparino ricco, non sarebbe andata da nessuna parte.

Concedetemelo, sarà stata una “bitch” di tutto punto, ma a prendersela… se l’è presa. Ed infine:

5) le psicoanaltiche

Andavo da una signora sui 70. La prima frase è stata: “Lei è un gran seduttore, ma io non ci casco”.

Fossero tutte così le donne…

Photo Credit | Vanity Fair

Condividi l'articolo: