Sesso come merce di scambio?

sesso come merce scambioNon c’è un giorno che sulle cronache dei giornali, più o meno seri, non si legga un articolo sul sesso utilizzato come merce di scambio. Nel vero senso della parola. Rapporti sessuali in cambio di favori, prestazioni in cambio di soldi, massaggi “speciali” in cambio di agevolazioni. Il sesso è come una moneta sonante in grado di richiamare a sé consensi e servizi. E sebbene possa fare un po’ storcere il naso e risultare illegale in molti frangenti, in realtà si tratta di una “tradizione” che perdura da secoli.

In fin dei conti il sesso è da tempo immemorabile merce di scambio. Pensate semplicemente a come sia possibile per le donne ottenere praticamente tutto ciò che vogliono se il loro uomo è innamorato e se si mette in atto un piccolo, semplice e breve “sciopero del sesso“.  Non è una novità che “proibire” il frutto del peccato agli uomini consente di averli in pugno. Non è anche questo sesso utilizzato come merce di scambio? Ne è una sfumatura dai connotati positivi (per le donne).

Ovviamente è di primaria importanza il contesto nel quale il sesso viene utilizzato in tal modo. Può essere richiesto, e lo abbiamo visto, sotto forma di ricatto: e questo è illegale. Ma può essere anche utilizzato come mezzo per convincere qualcuno a fare qualcosa nell’ambito di una coppia. Ed accade ogni giorno: fare i moralisti in questo caso sarebbe stupido, soprattutto in mancanza di reato.

Concentrandosi sui suoi aspetti positivi non si deve però cadere nell’errore di considerarlo uno strumento di esclusivo appannaggio femminile. Anche gli uomini possono essere convincenti in tal senso, soprattutto se si accompagnano a donne dalla forte fisicità e dall’eccitazione facile. Inutile negarlo, l’orgasmo è come una pistola con il grilletto puntato: può spingere chiunque ad un baratto. Ed in fin dei conti, se non vi è coercizione “commercializzare” in questa maniera non è del tutto spiacevole. O no?

Photo Credit| Thinkstock

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