Sesso in cabina elettorale: ecco la pubblicità di Putin

Sesso e politica da qualche tempo vanno a braccetto. Ma non siate maliziosi, non intendiamo parlare di presunti scandali e scandaletti quanto del modo, decisamente simpatico, che alcuni partiti in alcuni stati hanno sviluppato al fine di portare alle urne più persone possibile. Come? Utilizzando degli spot elettorali che giocano in maniera più o meno provocante con il sesso ed ogni possibile metafora ad esso attribuibile. L’ultimo in ordine di tempo è stato il partito del russo Vladimir Putin.

L’idea in realtà è dell’ “Esercito di Putin (Putin’s Army), un gruppo di giovani e provocanti donne (vi ricordano qualcuno?) sostenitrici dell’uomo politico che da qualche mese a questa parte si divertono ad mettere in pratica particolari modi di sostenere l’ex presidente Russo. Lo scorso luglio fu la volta del concorso “Mi strappo i vestiti per Putin”, un video nel quale era possibile vedere queste bellissime donne, decisamente sexy e poco vestite, invitare la gente per la strada letteralmente “a strapparsi qualcosa di dosso in onore del premier”.

A tutto questo sono seguite diverse iniziative sul territorio come il lavaggio di automobili in vestiti succinti. Ora è la volta del “Facciamolo insieme” che già dal titolo promette bene. Le giovani “soldatesse” hanno infatti messo a punto un spot pubblicitario piccante per invitare le persona a votare il prossimo 4 dicembre.

Nel video, della durata di circa 51 secondi, è possibile vedere una ragazza avvenente e sexy, con indosso un abito corto, trascinare con desiderio un ragazzo dentro al gesto. Ovviamente il tutto è condito da vestiti che cadono sul pavimento: elemento che in maniera un po’ maliziosa ci suggerisce che oltre che votare Putin ed il suo partito, la coppia abbia trovato un modo decisamente più divertente di passare il tempo.

Non sono ovviamente mancate polemiche nei confronti del video, che si scopre essere stato ideato dal deputato del partito Robert Schegel. Volete farvi due risate? Ad essere al centro della contestazione non vi è la scena di sesso, ma il fatto che i due protagonisti siano entranti insieme nella cabina: è una violazione costituzionale della segretezza del voto.

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