Quando il sesso online è troppo, ci rimette la libido

La questione era già stata sciorinata a lungo tempo fa con ipotesi e analisi. Oggi arriva anche una ricerca medica a confermare come la pornografia online, di fatto, addormenti l’attrezzo degli uomini a causa della virtualizzazione nel quale fa precipitare la libido maschile.  La notizia ha del preoccupante se la si legge dall’ottica di un consumo davvero elevato di pornografia.

Una volta, e questo si può ricollegare facilmente al revival del porno anni 70, il film hard era di più difficile fruizione: basta pensare che per avere la possibilità di vedere le pellicole, una volta ci si poteva recare solo al cinema a luci rosse o comprare una cassetta con molta difficoltà. A differenza di oggi dove, grazie alla rete,  tette e culi vengono sbattuti in faccia anche a chi non vuole vederli. Sebbene sia il nostro ultimo pensiero demonizzare il sesso, che vi sia una sorta di sovraesposizione è un fatto palese.

Sottoposto a questa overdose di nudità, l’uomo reagisce, talvolta senza rendersene conto, con una sorta di anoressia sessuale che si trasforma pian piano, nel letto, in una forma di impotenza o capacità di eccitarsi normalmente.  Il “finto” delle scene pornografiche a disposizione nel mondo della rete mettono quindi a repentaglio la dura e vera realtà del sesso reale, abbattendo la capacità di erezione dell’uomo per una situazione normale.

La beffa oltre al danno? Il fatto che questa “sindrome da non rialzo” colpisca in buona parte i più giovani, che in linea teorica, come spiega un rapporto sul tema di Psychology Today, godendo di buona salute dovrebbe avere pieno controllo sul proprio pene senza problema alcuno.Insomma, detto goliardicamente, le erezioni dovrebbero avere una tenuta tale da schiacciare le noci.  A livello scientifico,  la perdita della libido è spiegata da un eccesso di stimolazione della dopamina, un neurotrasmettitore che si attiva in seguito a un piacere, in questo caso di tipo sessuale.

L’eccesso di pornografia, in questo caso, invece di stimolare l’eccitazione, l’abbatte, mandando in tilt i sensori dell’organismo che non sono più in grado di rispondere correttamente alle stimolazioni.

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