Pornografia: le categorie squirting, pov e gonzo

Oggi voglio parlarvi di pornografia ed esplorare insieme tre categorie particolari della stessa sulla quale non ci si sofferma molto a lungo ma che soprattutto dall’altra parte dell’oceano stanno rappresentando una sorta di nuova frontiera dello showbiz: quella dello squirting, del Pov e quella del gonzo. Il primo termine, come molti di voi sicuramente sapranno, connota l’eiaculazione femminile. Quella particolare reazione del corpo umano femminile che funziona ne più e ne meno come la controparte maschile.

Quando si parla di squirting nei film porno si racchiudono all’interno di una categoria tutte quelle pellicole nelle quali vi è una donna in grado di provare questo orgasmo esplosivo a tal punto di portarla ad emettere del liquido dalla vagina dalla composizione molto simile a quella dello sperma maschile. Da donna che per un periodo ha esplorato dal punto di vista giornalistico questo mondo, non posso fare altro che chiedermi se i produttori che posseggono i diritti sui film di queste attrici si rendano conto del potenziale che hanno nelle loro mani.

Questo perché ho notato che nemmeno le donne riescono a fare a meno di sentire un attrazione per i video di questo tipo. Anche e soprattutto solo per capire come riprodurre loro stesse questa manifestazione. Un comportamento dovuto in buona parte dalla convinzione che l’orgasmo collegato allo squirting sia di una potenza inaudita.

Il pov al contrario è un genere molto semplice nella sua essenza. L’acronimo POV non significa altro che “point of view” e racchiude tutti quei filmati le cui riprese sono esclusivamente prese dal punto di vista di uno dei due protagonisti dell’azione. In caso di pornografia etero è quasi sempre la visuale dell’uomo ad essere privilegiata. Si tratta di una categoria molto apprezzata dagli spettatori e ampiamente sfruttata dai produttori.

Concludo questo nostro piccolo viaggio con la categoria Gonzo. In questo caso si parla di una sorta di porno “d’autore”: non tanto per la trama quanto perché molto spesso agli attori viene lasciato campo libero. Essi possono fare ciò che vogliono e spesso tendono ad avere rapporti sessuali non convenzionali davanti alla camera, coinvolgendo molto spesso nell’azione anche lo stesso regista che li dirige.

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