Kate Winslet: sesso nei film è immorale

Immorali le scene di sesso in un film? Detto da una attrice come Kate Winslet, un premio oscar che negli anni, fin dai tempi di Titanic non ha esitato a mettere in mostra il proprio corpo, si tratta di un frase davvero strana da sentire. Non che l’attrice abbia mai dato eccessivamente scandalo, questo no. Ma da una persona che fa un tale mestiere, a meno che non si parli di film di ispirazione mormona dove il massimo dell’azione consiste in un casto bacio a stampo, converrete che minimo è almeno un po’ strano.

Il sesso nei film non è mai immorale, nemmeno quando si parla di porno dal mio punto di vista. A meno che non si venga ripresi più o meno coscientemente mentre si fa del sesso con il proprio uomo/donna, parliamo di finzione. Soprattutto se si tratta di pellicole tradizionali dove anche nella maggior parte delle scene più spinte nessun orifizio viene effettivamente “violato” tra i due attori. A differenza del porno, dove sì, si segue un copione, ma essenzialmente vi è una reale stimolazione delle parti genitali.

Kate Winslet sull’argomento è molto serie, è spiega di odiare le scene di nudo e di sesso, seppur le venga ricordato di avere messo in mostra le sue grazie sia su Titanic che nel film Mildred Place:

Le odio, sono bizzarre ed immorali.

Anche se poi ironicamente, parlando con V Magazine commenta ironicamente:

Cara mamma, oggi al lavoro è andata così: avevo un testicolo sinistro schiacciato sulla mia guancia. Se ci pensi in questi termini, è immorale.

Più che immorale sembra decisamente comico, anche se insomma, le va dato ragione che trovarsi un testicolo spiattellato in faccia, a meno che la situazione non sia adeguata non è di certo il massimo dell’eccitazione.  Per Kate una sola soluzione è possibile per fare bene il proprio lavoro ed accettare un qualcosa che si tollera in malo modo come per lei sono le scene di sesso:

Se lo devi fare, non devi commettere errori. Vai e fai la scena una volta sola, altrimenti se cominci a lamentarti o a procrastinare non ne esci più.

Photocredit: The Weinstein Co

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