Pornografia 3D: l’esperienza di Matteo Swaitz

Porno 3D: indubbiamente una innovazione. E parlarne,  come sempre accade quando si prendono in considerazione tipologie similari di ripresa, il tutto sembra una chimera davvero assurda. Non ci si rende conto che alla fine, se si hanno i giusti fondi e la giusta manualità, si può fare anche da soli.Anche se, essere un professionista del settore non guasta. Mai.

Ce lo dimostra il regista Matteo Swaitz con l’ausilio dell’ultima tele camera digitale Panasonic 3D.

Da sempre molto pignolo ed attento alle novità premette:

Faccio il regista hard. Porno, se vi suona meglio. È la mia professione e nel lavoro sono un perfezionista, quindi è chiaro che guardo con grande interesse alle novità del settore. E il 3D, di questi tempi, è al centro dell’attenzione.

Come spiega lui stesso, girare un film porno in 3D è tutt’altro che facile. Il problema risiede nella necessità di inquadrature e movimenti che letteralmente  “non facciano venire il mal di mare”. Il risultato alla fine è spettacolare, davvero. Soprattutto per un mercato come quello dell’intrattenimento per adulti. Racconta il regista a proposito della videocamera:

Filma direttamente in 3D, è di un produttore molto apprezzato, e il costo è più che abbordabile. Anzi, potevano aumentarlo un po’ e infilare nella confezione anche un cavetto hdmi e una scheda di memoria.

I suggerimenti di colleghi che avevano lavorato con la tecnologia in questione si sono rivelati inutili: la videocamera disponeva di un convertitore istantaneo ad essa collegata. Unico neo, spiega  Matteo Swaitz, è la risoluzione, che ne esce dimezzata dalla conversione rispetto all’originale. Un fattore però che davvero non crea problemi al risultato finale, davvero ben congegnato.

Continua:

Si tratta di un vero e proprio film 3D, da gustare con gli occhialini, con tutte le prelibatezze offerte da questa grandiosa tecnologia. Peccato per la risoluzione, che viene dimezzata perché ogni fotogramma va scomposto in due per dare l’effetto tridimensionale. Per occhi ormai abituati all’alta definizione può essere un difetto, ma se è l’unico prezzo da pagare per girare video 3D con colori eccellenti, ottima stabilità delle immagini e grande immediatezza dei controlli, allora ben venga.

E noi non possiamo fare altro che essere d’accordo.

Fonte: Wired

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