Piacere maschile, ancora troppi tabu

Il piacere maschile è decisamente inesplorato rispetto a quello femminile, nonostante la società sia sviluppata praticamente su di esso. Perché vi sono ancora tanti tabù quando si parla del godimento dell’uomo?

È presto detto: ci si concentra quasi sempre solo sul pene e non si parla mai di quello che è il piacere derivante dal massaggio prostatico perché l’accesso a questo piccolo centro in grado di fare impazzire gli uomini non è così diretto come potrebbe esserlo quello femminile. Purtroppo la società è ancora vittima di tanti e tanti preconcetti relativi alla paura di non sentirsi machi abbastanza ed ecco quindi che tra l’ignoranza relativa al sesso tantrico e la ”paura” dell’uomo di esplorare quello anale tante e tante possibilità vengono gettate alle ortiche.

L’ignoranza colpisce, sull’argomento, anche quando c’è da prendere in considerazione quella piccola porzione del glande che è quella che porta all’eiaculazione se efficacemente stimolata. Il punto L poi, tornando al tabù principale, può essere vezzeggiato attraverso un sesso orale dotato di un forte risucchio, o come già spiegato con un massaggio tantrico. Senza avere paura di “sporcare” la propria mascolinità, visto che si tratta di puro e semplice piacere che con la sessualità non ha niente a che fare (tanti uomini hanno questa paura infondata, N.d.R.), cosa dire della stimolazione diretta attraverso l’ano di questo punto di nervi strategico?

Il punto è che anche il piacere maschile andrebbe esplorato a fondo, insegnando agli uomini che non c’è nulla di male a sperimentare con se stessi, che non si è meno uomini se una piccola “palpatina” interna fa godere di più e che le donne in grado di essere molto collaborative esistono davvero e non sono una chimera.

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