La Sexista Lara, incontro fatale

Appuntamento ogni domenica con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non ero mai stata con un ragazzo di colore, ma la cosa mi intrigava molto. La mia amica mi presentò Omar, un altissimo ragazzo osannato dalla sua cultura. Una sera lo invito a casa mia.

Iniziamo a parlare e poi ci accarezziamo e giochiamo con le nostre lingue a tempo di perla. Con le sue mani grandi mi accarezzava i seni fino ad arrivare ai fianchi. Sento le sue labbra sul mio collo. Io iniziavo a muovermi lentamente di piacere, ero cosciente che la notte sarebbe stata lunga. Volevo eplorare un essere diverso dal mio, una virilità di umana bellezza. Ci spogliamo. Glielo tiro fuori, lo aveva lungo e grande ed era già duro, e io non esito un istante e inizio a leccarlo piano piano e poi a succhiare cercando di ingoiare più spazio possibile. Mi spinge la testa dentro, sento il suo odore, diverso da ciò che ho conosciuto.

La sua pelle emanava spirito.

Si alza e mi sbatte al muro, e lentamente punta la sua arma nella mia “Testa Rossa” bagnata e piccola, fino a colpire il mio aprire, che accoglieva il nudo membro. Provai un senso di dolore che si culminava in piacere. Io aggrappata al mio incanto, con le gambe ai suoi fianchi, mi preparo a godere di estremi, attirandolo a me. Inizia a dettare il tempo e io lo seguo da brava vogliosa.

Cavalcavo nell’aria un oggetto di culto, domata dalla sterilità.

Video Gallery di Nikla Black

Io, come guerriera saprei come rinchiudere gli ostaggi, miei schiavi. Con le mie armi sarebbero tutti in ginocchio.

Nikla Black, modella gothic-fetish italiana è cresciuta tra danza e teatro. Oltre a lavorare come modella, fa molte performance e shows in Italia e all’estero. S’interessa di psicologia per capire il lato oscuro delle persone e comprendere meglio la mente al riguardo del BDSM.

Dopo il salto, uno slideshow delle sue fotografie più belle.

Gallery lingerie, Chantal Thomass spring collection


Nel bel mezzo di questo gelido inverno ecco spuntare i primi fiori di primavera. Si tratta della nuova collezione del noto marchio francese di lingerie Chantal Thomass, che il sito di Cazar presenta in anteprima.

Voltate pagina per ammirare alcuni di questi deliziosi capi di intimo super sexy.

Sesso in gravidanza? Si può fare

Molte persone sono convinte che al momento in cui una donna rimane incinta, cessa l’attività sessuale, ma non è proprio cosi, e noi di Cooletto abbiamo voluto capire meglio.
E’ una falsità pensare che il sesso faccia male al bambino
, il feto è ben protetto dal sacco amniotico che lo isola dal mondo esterno da un tappo mucoso, facendo da ammortizzatore. In nessun caso l’organo maschile può entrare in contatto con il feto del bambino durante il rapporto sessuale.

Ma per le donne, la gravidanza porta cambiamenti non solo a livello fisico ma anche psicologico, soprattutto con manifestazioni di nausee, vomito, nervosismo, ansia, panico che a volte creano stati di crisi, stress e stanchezza, e in questo caso sta all’uomo coccolare e cullare la propria donna per rilassarla, proteggerla e non farla sentire sola. In alcune coppie il piacere diminuisce, in altre aumenta, alcuni smettono l’attività sessuale solo negli ultimi mesi di gravidanza, e in effetti sono situazioni individuali che si scoprono al momento in cui ci si trova. Frequenti sono anche le crisi del partner maschile, che a volte si trova in difficoltà in momenti di tensione.

Nei film le scene di sesso sono reali?


Secondo Mira Sorvino
, in alcuni film le scene di sesso sarebbero vere. Ali Catterall ha indagato e scritto qualcosa che potrebbe rendere vera questa afffermazione.

In Moulin Rouge ad esempio, nonostante le negazioni di Ewan Mc Gregor, il rapporto sessuale tra il bell’attore e Nicole Kidman dà l’impressione di non essere frutto della finzione. I due si sarebbero infatti sfuggire un ooh-la-la di troppo. Qualcuno invece scommetterebbe che le scene di sesso in Baise moi – Scopami, in Romance, in Idioti e in Battaglia nel Cielo sono reali. E se il primo film a cui avete pensato è stato Ultimo Tango a Parigi, scordatevelo: il sesso è qui soltanto un gioco di specchi, di fumo e di margarina. Nel film A Venezia…un dicembre rosso shocking, del 1973, Julie Christie e Donald Sutherland crearono scandalo perché non simularono affatto l’atto sessuale.

Sexista, padrona del peccato (Atto II)

Continua da Sexista, padrona del peccato

La mia schiava è a terra a bandire il suo stato di eccitazione, a sentire il suo sapore, e io le ordino di alzarsi e guardare mentre cavalco il mio schiavo. Poi le prendo il collare che ha nel collo e la tiro con forza verso di me baciandola selvaggiamente in un gioco di lingue occulte. Lui inizia a parlare, a dire qualcosa che non doveva, mi fermo, esco dall’arma forente e con una benda copro la sua bocca, facendo un nodo stretto dietro la testa. Quasi che non doveva muoversi, doveva solo ubbidire. Devo punire lo schiavo che ora resterà a guardare con l’anima in gola, trafitto da un fare non finito, non consumato. Faccio inginocchiare la schiava e al guinzaglio passeggia al mio fianco come una stupenda cagnolina. La porto in un’altra stanza e la lego al collo e ai polsi.

Ritorno da lui con la mia frusta… era arrivato il momento di chiarire. Il rumore del silenzio è saggio se sei cortese con lui. Avevo il potere in mano e libero l’implorante corpo maschile. Gli dico di rimanere in piedi e allargare le gambe e le braccia. E’ un opinione distruggere e fare male, è una sensazione lasciare segni di sangue. La sua schiena assaggia la mia frusta, e io come una Indiana Jones nuoto tra la gloria. Lui geme di dolore ma non temo la sua pena.

I nudi di Marc Baptiste

Con la sua terza raccolta di nudi femminili, il premiato fotografo di moda Marc Baptiste ci offre una serie di ritratti dove il colore, e il bianco e nero, catturano le forme di ragazze bellissime e dall’aria sognante.

Marc Baptiste descrive il suo particolare stile fotografico come “tranquillamente erotico“. Ma le modelle che fanno capolino dalle pagine di questo libro non mancheranno di turbarvi.

BDSM, come scegliere la tua frusta


Le pratiche BDSM hanno un loro dresscode, un preciso codice di abbigliamento che pur non avendo una collocazione nei libri di testo, col tempo è diventato quasi una regola. Abbigliamento dal sapore fetish, vestiti in lattice e accessori adatti a provocare dolore fisico o psicologico, laddove è in uso fare spanking o whipping sul corpo dello schiavo. Abbiamo già parlato del paddle, una speciale racchetta di legno usata per umiliare il sottomesso che viene usata nello spanking, il preliminare erotico della sculacciata. Invece nel whipping (da whip = frusta), la pratica erotica del frustare lo schiavo, l’accessorio che naturalmente diventa indispensabile è proprio lei: la frusta.

La frusta è la vera regina del sadomaso. Di pelle o di cuoio, è diventata la compagna di severi Master e di affascinanti Mistress, tanto da dare il via alla produzione di numerose varianti che ci offrono una più vasta scelta ma che agli occhi del neofita possono generare confusione. Vediamo dunque di fare un po di chiarezza attorno a questo argomento, analizzando i più comuni tipi di frusta in commercio, per scegliere poi quella che fa più al caso nostro.

Sara Varone, un 2009 all’insegna della sensualità

Un corpo meraviglioso, pochi indumenti e la campagna come sfondo.

Sono gli argomenti principali degli scatti che Alessandra Musci ha regalato al pubblico maschile per il nuovo anno, immortalando la bellissima Sara Varone e creando il calendario del 2009 per For Men. Ogni mese è una poesia, un racconto erotico da costruire attorno alle forme e alle curve prorompenti di una delle show-girl più sexy e più desiderate dagli italiani. Tutto merito della brava fotografa: una donna vista con gli occhi di un uomo potrebbe apparire sì bella, ma anche volgare e desiderabile, mentre una donna vista con gli occhi di una donna sfoggia una sensualità differente, tutta naturale ed elegante. Si dice che quando una donna regala un complimento ad un’altra donna, è un complimento sincero al 100%. E vista l’opera d’arte che la Musci è riuscita a creare, non stentiamo a crederci.

Rebecca, desiderio ribelle

Mi aveva lasciato un biglietto dell’hotel in cui alloggiava, con dietro scritto: ” Ore 9 alla hall”.

Odio essere comandata, nessuno deve dirmi cosa devo fare, sono io che deciso, e infatti arrabbiata e decisa a vendicarmi, mi sono recata con 10 minuti di ritardo all’appuntamento.

Non mi interessava sapere chi era, cosa faceva, quanti anni aveva, se era sposato o altro, volevo fargliela pagare ed ero libera di agire. Se non fosse stato li ad aspettarmi, me ne sarei andata subito, un uomo deve sempre aspettare una donna.

Era li davanti a me senza cravatta e senza giacca, era solo in camicia bianca e pantaloni eleganti, che sorseggiava un alcolico. Io indossavo un vestito corto e scollato, con tacchi, senza collant e reggiseno. il mio amato tanga reggeva ancora la mia eccitazione all’evento.