Ornella Vanoni, tradimenti e tanto sesso nella sua vita

Che fosse un peperino, un po’ ce l’aspettavamo: tra dichiarazioni di toy boy saltuari di 40 anni a 75 anni suonati e qualche esca gettata qua e là tra una canzone ed una dichiarazione. Ma quello che promette di uscire dalla sua autobiografia appena data alle stampe, beh, da Ornella Vanoni, diciamocela tutta, non ce lo saremmo aspettato.

Forse perché ci facciamo traviare un poco da quella sua aria di “signora bene” che negli anni non è mai appassita. O forse perché sebbene il sesso non ci stupisca in terza età, ci fa sempre un po’ strano scoprire peccati e peccatucci di vecchie signore dello spettacolo. “Una bellissima ragazza” il titolo. Puro e semplice. Al contrario di quel che si evince della biografia che, a sentire chi ha avuto modo di leggerla in anticipo, promette fuoco e fiamme, in tutti i sensi e soprattutto a letto.

Partendo da Gino Paoli, uno dei suoi grandi amori, con il quale per diverso tempo si è frequentata prima dello scoppio della scintilla: entrambi pensavano dell’altro che fosse omosessuale. E di corna, in questo caso, per stessa ammissione della cantante ce ne sono state a iosa. Pur rimanendo nel politically correct, ci va giù pensante quando parla del mentore della sua giovinezza e poi suo uomo Giorgio Strehler:

Non sapevo fosse un erotomane. Non l’avevo sospettato neanche quando, mentre lavorava e gli ronzavo intorno, commentava pieno di ammirazione le qualità del mio culo.

In quel caso fu lei a tradire.  Non si pone alcun problema la Vanoni ( e qui ve ne abbiamo dato solo un breve estratto, a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Sia in generale, sia per ciò che riguarda le relazioni amorose. Non ha mai avuto problemi a parlare di sesso, e non se ne è certamente posti al momento di scrivere la sua autobiografia.

Condividi l'articolo: