Orgasmo femminile in aereo, è polemica

Chissà perché in alcuni contesti l’orgasmo femminile mette paura: eppure conoscerne i segreti dovrebbe rendere sapienti e felici. Non l’hanno pensata così, purtroppo, la maggior parte dei passeggeri di un volo internazionale della Qantas, (la stessa che assunse John Travolta come testimonial, n.d.r.), compagnia che fino al prossimo novembre ha in scaletta, tra i vari film caricati per intrattenimento, “The Female Orgasm Explained”, documentario che per filo e per segno ciò che c’è da sapere sull’orgasmo femminile.

La usa particolarità non consta solamente nell’essere il primo documentario di questo genere ad essere messo in onda su un aereo, ma soprattutto nella precisione con la quale si distingue nella descrizione dell’orgasmo e delle sue fasi. Sia a livello video che audio, aiutandosi con spezzoni di vecchi film porno. Insomma, inutile dire che viene lasciato davvero poco alla immaginazione delle persone.

E se noi alla notizia ridiamo ed (ammettiamolo) siamo tentati di cercarci il documentario in rete per buttargli una occhiata, non tutti sono così aperti mentalmente da prenderla a ridere. Anche se, nella giovane Australia il documentario, già andato in onda sulla terraferma, riscosse davvero un enorme successo di pubblico.

Probabilmente la scelta di inserirlo all’interno della programmazione è stato quel suo presentarsi come un mix tra uno studio scientifico ed uno sociologico con quel pizzico di pepe in più in grado di attirare la giusta dose di curiosità. Al suo interno infatti un gruppo di donne dai 24 ai 30 anni e due donne di 46 e 68 anni raccontano senza mezzi termini la loro prima masturbazione e le fantasie e le sensazioni che le accompagnano in quei momenti.

Magari quando parlano dei movimenti e del dito scelto, il buon gusto televisivo se ne va alla malora, ma insomma, niente per cui strapparsi i capelli. I bigotti meditano vendetta: peccato per loro che sociologi e esperti pensino che potrebbe rivelarsi utile per ampliare le conoscenze degli adolescenti in materia. Di certo c’è che, nonostante il rischio che qualcosa “cresca” un po’ troppo durante la visione, il documentario è stato particolarmente apprezzato sia da molte donne che da molti uomini.

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