Giochi sexy: l’uso delle animazioni 3D

Allietare con le recensioni dei videogiochi porno, indicandoli contemporaneamente ai nostri lettori mi ha portato ad interrogarmi più volte sui meccanismi degli stessi. Non è una novità. Già la scorsa settimana mi son chiesta quanto potessero funzionare i game tratti da cartoni animati famosi. Oggi invece voglio fare una considerazione, partendo però da tutt’altra tecnologia rispetto a quella di cui ci siamo occupati finora. Non più hentai ma 3D.

Sono essenzialmente due le strade che i programmatori di giochi ad uso pornografico stanno intraprendendo: quella dei giochi hentai in HD e quella del tridimensionale. Nel primo caso, va detto e ve lo dimostrerò attraverso una futura recensione, la qualità grafica ha qualcosa di impressionante in sé. Non tanto per l’azione prevista nei giochi, che rimane più o meno la stessa per forza di cose, altrimenti gli utenti sarebbero costretti a caricare o scaricare centinaia di Mb per qualche minuto di gioco, quanto per i particolari.

E’ come trovarsi davanti ad una opera d’arte computerizzata: uno spettacolo, come d’altronde qualsiasi contenuto in alta definizione.

Poi come seconda opzione, partito quasi come una nicchia abbiamo i giochi in 3D. in alcuni casi il risultato purtroppo va detto è davvero pessimo: questo perché si punta tanto all’aspetto e poco all’azione. Ed è davvero un peccato. Per vedere qualcosa di veramente interessante in campo tridimensionale bisogna purtroppo sperare che qualche sito riesca a distribuire versioni demo di giochi a pagamento. In quel caso in un’unica soluzione si ottengono bellezza estetica e funzionalità. Si tratta di vere perle rare, ma non per questo bisogna desistere da questo tipo di mercato.

In fin dei conti il popolo della rete, quando cerca della pornografia e dei giochi piccanti, si accontenta, è vero: ma in molti casi si trova disposta a pagare se il contenuto è valido. Questo è un fattore che non bisogna mai dimenticare.

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