Freddie Mercury: era schiavo del sesso?

Freddie Mercury, compianto leader del Queen, è sempre stato un personaggio fuori dalle righe, sia nella vita privata che per ciò che riguarda il mondo dello spettacolo. Non si fece mai problemi a vivere la sua sessualità appieno, come le relazioni intraprese nel corso degli anni hanno dimostrato. Una biografia composta recentemente dal suo assistente rischia di gettare luce oscura sulla vita sessuale del cantante.

Questo perchè l’uomo, si è scoperto attraverso alcune anticipazioni, racconterà nel libro per filo e per segno i comportamenti sessuali del leader dei Queen, partendo dai locali frequentati dai suoi datori di lavoro fino ad arrivare alle abitudini inerenti alla droga, spesso legate alla tipologia di sesso fetish che l’artista prediligeva.

Come sempre, quando è un personaggio famoso a coltivare particolari stili di vita sessuale, la questione fa notizia. Più di quanto la pratica sessuale farebbe da sola. Peter Freestone, ex asssitente di Mercury ed ora scrittore, non ci va per niente leggero nel raccontare le abitudini del cantante, anzi:

Negli anni felici, quando non era impegnato a scrivere musica memorabile, Freddie si buttava sul sesso. Per lui era un’attività spensierata da praticare senza grandi investimenti emotivi. L’amore di cui cantava apparteneva a un’altra dimensione e non so se l’abbia mai sperimentato di persona.

Lo scrittore parla in particolare della passione del frontman per un nightclub per omosessuali ricavato da un ex teatro, il Saint.

Riuscii a ottenere la tessera di socio onorario in modo che il suo nome non comparisse fra quello degli avventori. Il difficile fu conquistare l’armadietto. Non se ne poteva fare a meno perché, dopo avere indossato gli indumenti fetish e il necessario da mettersi sopra durante le danze, vi si riponevano i vestiti normali e la droga.

Dipendente dal sesso? Forse. Almeno stando a quelle che sono le attuali anticipazioni della biografia.

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