Fabri Fibra: il sesso orale e le italiane

Divertiamoci un po’ e approfittiamo del libro di Fabri Fibra in uscita per tornare a parlare di sesso orale. Una forma di intimità che con molta probabilità per tutti gli uomini dovrebbe entrare di diritto nei preliminari e che spesso e volentieri non tutte le  donne  apprezzano eseguire sui loro uomini, per tutta una serie di diverse motivazioni.

Il rapper su questo nella sua biografia è decisamente diretto e non si fa problemi a raccontare per lui quale è il sesso migliore e quale concetto abbia della relazione tra la donna ed il pompino:

Andare a letto con ragazze che non sono italiane, ragazze già emancipate. Solo in Italia si sentono le ragazze dire cose del tipo: “io ho problemi con il sesso orale, non mi piace”. Ma stai scherzando?.

Beh, lasciatemi dire che una frase del genere apre davvero il vaso di pandora del femminismo. Ed anche se non lo aprisse, di certo non sono parole che possono essere gettate in tal modo nell’immenso mondo della comunicazione senza che una donna non si senta in dovere di rispondere.

Ho l’impressione che il cantante faccia parte di quella schiera di uomini che pretende senza poi dare tanto. Insomma, partiamo da un presupposto: le donne debbono aver libertà di scelta sul proprio corpo. Ed il sesso orale su un uomo, per risultare piacevole alla compagine femminile deve sottostare a delle regole di un certo tipo.

Non si può pretendere che tutte le donne possano amare mettere in bocca una parte del corpo che nove volte su dieci (e non ditemi di no) il “signor uomo” si è dimenticato di lavare adeguatamente. E poi, una bocca non è una vagina. Se in quest’ultima  l’uomo lavora di fianchi, la donna non potrà fare altro che apprezzare, ma in bocca, ragazzi miei è tutt’altra storia. Non credete alla leggenda che tutte le donne siano di gola profonda

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