Videogiochi erotici: Dirty Bitch Lesson n.1

La scorsa settimana vi avevo promesso, se possibile, che avrei continuato con la recensione di giochi hentai che nel loro insieme non sarebbero stati solo eccitanti, ma nel loro piccolo anche divertenti e grotteschi a causa di particolari davvero assurdi che li avrebbero riguardati. Sono stata fortunata: mi sono imbattuta in Dirty Bitch Lesson n. 1.

Questo videogioco erotico è di per sé tutto un programma, soprattutto perché per i primi minuti ti fa quasi sentire come se avessi scaricato il peggior gioco sadomasochista presenta al mondo. Le premesse sono quelle che sono, se si pensa che questo videogioco inizia con l’inquadratura di questa ragazza tutta nuda, dai capelli viola e ammanettata mani e piedi ad una sedia alla completa disposizione di due sgherri, uno più maniaco dell’altro.

Non si nota infatti subito che questa creatura ha dei denti a metà tra quelli di un gatto e di un vampiro nella bocca: il che lascia ancora meglio sperare per ciò che riguarda i prossimi capitoli di questa avventura. E  sebbene si sappia che sia una storia a sfondo erotico, cii si rimane un po’ male quando uno dei carcerieri le spiega che alla fine del “trattamento” questa ragazza sarebbe stata in grado di utilizzare il suo corpo in modi “sporchi” al servizio della comunità.

Come molti altri games nella stessa tipologia, basta toccare alla ragazza il capezzolo per portarla a cambiare totalmente atteggiamento, come se non fosse mai stata oggetto di attenzioni sessuali. Basta un po’ di lavoro in tal senso sul seno e la giovane diventa completamente un’altra creatura: sexy, vogliosa e decisamente “attaccata” ad un fallo di gomma di sproporzionate dimensioni.

Il dildo diventa il centro del suo mondo subito dopo avere iniziato ad essere utilizzato sulle sue tette. Roba che non sta né in cielo né in terra, ovviamente, ma che tra occhi da manga e naturali risate, si trasforma nel “lecca lecca” preferito dalla creatura.

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