Come è cambiato il porno nei secoli?

come cambiato porno secoliParlare di pornografia e limitarsi allo studio del porno degli ultimi 60 anni è limitativo ed oltremodo ingiusto nei confronti di quello che il sesso ha sempre rappresentato per millenni e con esso gli sforzi artistici che i nostri antenati hanno intrapreso per creare le “riviste” porno dell’antichità. O le immagini di atti copulatori dipinti su vasi etruschi e greci non vogliamo contarli?

Il sesso è sempre stato visto come una fonte di piacere: il valore procreativo è giunto davvero tardi rispetto alla sua primaria concezione, e solo in epoca cristiana. Non di rado, scultori e pittori, in luoghi adibiti alla pubblica frequentazione, prima dell’anno zero solevano dipingere le pareti dei bagni pubblici con scene ad alto tasso erotico e coiti di ogni genere. La sessualità era vissuta in maniera molto libera e con essa anche l’atto di per se stesso e la sua rappresentazione.

Inutile prendersi in giro: di manufatti fallici se ne son visti fin dall’epoca preistorica. E non venivano creati esclusivamente per usarli come soprammobile, tutt’altro. Ed ho l’impressione che fossero decisamente più felici di noi. Altrimenti non avrebbero riprodotto scene di sesso da orgasmo sicuro sulle facciate più o meno ampie delle costruzioni praticamente in tutto il mondo. Proviamo però ora a fare un salto cronologico molto ampio arrivando al 19esimo secolo.  Iniziano a vedersi in giro i primi vibratori, la macchina fotografica ed il processo di sviluppo vedono la luce… e con esse le prime foto porno.

Che fidatevi, non avevano niente da invidiare rispetto a quelle attuali, anzi, forse dovremmo imparare qualcosa da loro. Ed erano dei veri e propri capolavori di erotismo, senza contare che i soggetti in molti casi, erano decisamente hardcore. Nel ventesimo secondo la vera novità è stata Playbloy con il suo paginone centrale. Ma la realtà, dura ed incontrovertibile, è che con il passare del tempo e con l’avvento della tecnologia, il vero erotismo è andato snaturandosi dando spazio ad una caricatura del sesso che, troppo spesso, è anche poco eccitante.

Photo Credit | Thinkstock

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