Ceylon Hotshot, il minipreservativo per giovanissimi

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Le statistiche confermano che l’età del primo rapporto sessuale si è notevolmente abbassata rispetto a qualche tempo fa. Ora l’età media del primo rapporto è 12 anni. Se a quell’età molti sono ancora piccoli, sembra che altri invece abbiano voglia di crescere più in fretta e misurarsi con il sesso. Al di là delle opinioni che si possono avere in merito al fenomeno,le statistiche confermano che la giovane età costituisce un ostacolo verso la possibilità di prevenire malattie sessualmente trasmissibili. Le case produttrici di preservativi infatti hanno sempre immesso sul mercato profilattici adatti solo ed esclusivamente agli adulti.

Il trend però sta cambiando, ecco perchè Lamprecht SA casa produttrice di preservativi e lubrificanti svizzera, in collaborazione con Planes, Aiuto Aids Svizzero e l’Associazione marchio di qualità per preservativi hanno sviluppato un mini preservativo, Ceylon hotshot, che permettere anche  a chi si approccia precocemente al sesso di farlo in modo sicuro.

Essere vegetariani è sexy

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Non entrate in un ristorante dove si servono bistecche giganti e non raccontate in giro di essere amanti della carne perchè non sarebbe  sexy. Anzi, a volte l’astenersi dal mangiare carne animale  non basta perchè per essere  veramente sexy si deve evitare di indossare qualsiasi capo d’abbigliamento ricavato da pelle animale.

Sia che si tratti di una moda temporanea o di un trend destinato a durare nel tempo, quel che è certo è che l’essere vegetariani al giorno d’oggi  sembra essere un requisito fondamentale per essere veramente attraenti. Lo conferma il proliferare di classifiche che ruotano intorno all’argomento.

Bisex e bi-curious, quando l’omosessualità fa moda

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Sperimentare l’omosessualità è un comportamento che sta prendendo sempre più piede anche fra i giovani del nostro paese, grazie ad una bizzarra combinazione tra moda e musica, che se da un lato ha il merito di sdoganare ulteriormente uno degli aspetti della sessualità che è ancora considerato tabù, dall’altro rischia di banalizzare quella che è una scelta di vita, e non una moda da seguire.

Parliamo dello stile “emo“, un movimento urbano molto popolare in Italia, che fonde musica, arte, e cultura, alla maniera del movimento punk, ma senza quell’atteggiamento critico di rivolta. L’universo emo, infatti, mette al primo posto le emozioni, che vanno vissute intensamente. E questo vale per il dolore, la frustrazione, la malinconia, e naturalmente l’amore, che è la sensazione più importante, tanto da non dover essere nascosta agli occhi degli altri. L’amore, perciò, diventa un valore universale, che può essere indirizzato anche a un esponente dello stesso sesso, senza farne più mistero.

Candida Royalle, la madrina del soft porn

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Candida Royalle è la prova che l’industria del sesso non è interamente orientata verso gli uomini ma che anche le donne sono una fetta importante di questo mercato mai in crisi.

Candida è una veterana del porno, ha sempre lavorato nel campo, prima come attrice poi come regista.  Il segreto del suo successo non risiede solo nell’aver cambiato posizione lavorativa ma nell’aver capito che quello che mancava veramente all’industria pornografica era un prodotto che incontrasse le esigenze femminili.  Se è vero che le donne guardano i film porno perchè sperano nel lieto fine e nei fiori d’arancio perchè non accontentarle?

Perchè le donne fingono l’orgasmo?

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Una ricerca realizzata da OnePoll, un sito che conduce indagini on line, ha rivelato che su un campione di 4000 donne inglesi almeno un terzo di loro fingono l’orgasmo. Recitare sotto le lenzuola è un abitudine che non conosce confini geografici. Non solo nel Regno Unito le donne fanno finta di avere orgasmi ma molte donne nel mondo lo fanno di continuo.

I motivi sono molti. Vi ricordate la scena del famoso film Harry ti presento Sally? La celebre scena del ristorante mette in luce una delle ragioni che portano una donna a simulare il piacere: gli uomini sono spesso troppo sicuri di se stessi e non penserebbero mai che la loro compagna possa fingere. L’eccessiva sicurezza del partner impedisce il miglioramento sessuale che porterebbe all’incontro delle necessità o dei gusti sessuali di entrambi. Per le donne d’altra parte è più facile compiacere il prorio compagno piuttosto che affrontare con lui cosa non funziona a letto, il che sicuramente non aiuta l’uomo a migliorare le proprie prestazioni.

Cambridge a luci rosse

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Niente sesso, siamo inglesi. L’istruzione superiore inglese, per pepetrare la tradizionale castità anglosassone prevede la separazione dei dormitori maschili da quelli femminili. L’idea è di evitare di esporre gli studenti a tentazioni che potrebbero distrarli dallo studio. Gli studenti inglesi però sono tutt’altro che gelidi e  trovano sempre il modo di intrufolarsi nei dormitori femminili.

Lo conferma il caso di Cambridge: recentemente le studentesse del dormitorio di Newnham, sono state riprese dalle autorità universitarie per via dei rumori notturni talmente tanto forti da disturbare il sonno.

Tinto Brass, radicale anche in politica

Tinto Brass

Tinto Brass, padre di innumerevoli film erotici come La chiave, Fallo!, Miranda e Tra(sgre)dire ha recentemente annunciato il suo ingresso in politica. Da regista cinematografico Brass diventerà regista politico del nostro paese, anche se forse è meglio dire aiuto-regista.  L’autore infatti si candida alle regionali nel Lazio e in veneto con i veterani della politica radicale Pannella e Bonino. Dopo il partito dell’amore nasce il partito del sesso, inteso come strumento di liberazione.

Lo slogan di Brass è “Eros è liberazione”, slogan che potrebbe anche veicolare messaggi psicoanalitici di stampo marcusiano, se non fosse che il suo programma parla chiaro: più sesso per tutti, lasciando così cadere ogni dubbio sulla possibile trasformazione del regista scandaloso, amante della trasgressione e del corpo delle donne, in parlamentare compìto e istituzionale.

Sesso sicuro, lo spot che non vedrete mai in Tv

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Di spot per sensibilizzare le persone a utilizzare il preservativo ce ne sono tanti, e alcuni, come quelli prodotti dalla Durex, sono anche molto divertenti. Da qui l’idea dell’agenzia francese TBWA Paris per l’associazione AIDES, che ha commissionato ad un gruppo di giovani creativi una “pubblicità progresso” per convincere i giovani a proteggersi dall’AIDS e a fare sesso sicuro e consapevole, con risultati divertenti e spesso irriverenti.

Un esempio lo potete vedere subito dopo il salto. Si tratta dello spot “Graffiti“, la cui visione è consigliata ad un pubblico adulto. Il video è davvero simpatico, peccato che per i suoi contenuti espliciti, non lo vedremo mai in Italia.

Senza lavoro perchè ha il pene troppo grande

Jonah Falcon

A prima vista, Jonah Falcon è solo un altro dato statistico. Disoccupato e costretto a vivere con la madre perchè non può pagarsi l’affitto, Jonah Falcon è solo uno dei 20% di americani in età lavorativa che non riesce a trovare un impiego. Eppure Falcon ha qualcosa che nessun altro uomo ha: il record del pene più grande del mondo. E’ questa non è una statistica, è un dato di fatto.

Da quando è apparso su Rolling Stone USA, e in un documentario prodotto dalla HBO, la vita di Falcon si è fatta difficile, proprio per colpa del suo pene, (che in erezione misura 13,5 pollici cioè circa 33 centimetri) e dell’improvvisa notorietà che gli è piombata addosso. Ora che tutti lo conoscono come l’uomo dal pene più grande del mondo, questo trentanovenne di Brooklyn non riesce più a trovare un lavoro stabile, e si è visto costretto a tornare a vivere con sua madre.

Contro la violenza sulle donne una campagna shock danese

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Il 25 novembre in Italia, come in tutto il mondo, ci saranno manifestazioni ed eventi per celebrare la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne istituita dalle Nazioni Unite. Fa notizia in questi giorni la campagna shock istituita dal governo danese. Non si tratta di una pubblicità qualsiasi, non è uno spot che vediamo in Tv, o un manifesto che guardiamo distrattamente e subito ce ne dimentichiamo. E’ un gioco flash interattivo dal titolo “Hit the bitch”, che tradotto letteralmente significa “picchia la puttana“.

Il giocatore, per dimostare di essere un vero duro, un vero Gangsta che si fa rispettare dalla propria donna deve picchiarla. E’ questo lo scopo del gioco, prendere a pugni la donna del video. Le conseguenze sono ben visibili sullo schermo: lividi, occhi pesti, ecc. E più andate avanti nel gioco, più la percentuale di Gangsta che c’è in voi cresce, fino al completamento. Fino a raggiungere il 100% del gioco.