Basta omofobia, l’omosessualità non è una malattia

Troppo spesso si accomuna l’omosessualità a una malattia o a un grave problema mentale, e sinceramente molte persone sono stanche di sentire ancora certi pensieri. Le vere malattie, molto più gravi, sono ben altre cose. Perchè la società deve obbligarci a vivere male? Cosa cambia se una persona va a letto con un uomo o con una donna? Per molte persone, questo tipo di discriminazioni porta a depressione, e a un notevole stato di malessere. Purtroppo è una lotta che va avanti da tempo, non solo per accettare l’omosessualità, ma anche per farne valere i diritti.

Da anni l’Arcigay, associazione gay e lesbica italiana, combatte contro qualsiasi tipo di omofobia. La politica italiana fa poco per aiutare gli omosessuali, la religione non fa nulla e li annienta, considerandoli delle persone da curare. Non si può rimanere indifferenti a un argomento che riguarda milioni di persone, e non si può vivere sempre con le critiche e senza la propria libertà.

Negli ultimi mesi la scrittrice Maura Chiulli ha pubblicato il libro “Piacere Maria”, dove evidenzia il mondo lesbo visto da diversi punti di vista. L’arte aiuta a dare la giusta informazione a un argomento che pochi conoscono e molti vogliono evitare. E’ da sottolineare che tutti possono rendersi conto di essere attratti da una persona dello stesso sesso, c’è chi nasce omosessuale e chi lo diventa con il tempo, non c’è una età definita. Perchè ci si chiude tanto nel timore, o nell’imbarazzo? Perchè ci si sente in diritto di puntare il dito? Nessuno è nato giusto o sbagliato, e ognuno ha il diritto di vivere come meglio crede e si sente di farlo.

La libertà e l’uguaglianza dovrebbero essere delle basi importanti su cui costruire il benessere delle persone. L’omosessualità non è una malattia e un omosessuale non ha nulla da farsi curare, ma deve vivere secondo il suo essere, senza nascondersi. Basta con l’omofobia, non è tollerabile un pensiero del genere.

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