Vibratori: è il design che spinge all’acquisto?

Parliamo di sex toys. Ma non nella consueta maniera, concentrandoci sui loro dati di vendita o sulla loro pericolosità se mal scelti. Cerchiamo di capire in quale modo essi risultino più attrattivi per le varie categorie. Perché a vedere le novità presenti attualmente nei sex toys, sembra proprio che questi compendi del piacere vengano scelti maggiormente per il loro design che per altro.

Ora, quando si parla di masturbazione quasi sempre chi legge storce la bocca, ma in tutta onestà, io mi troverei estremamente scomoda, “uncomfortable”, se posso prendere un vocabolo dal dizionario anglosassone, ad utilizzare un oggetto del piacere che potrebbe essere scambiato per un compendio di arredamento. Ancor peggio fatto di metallo o materiali affini.  E la delicatezza delle parti dove va a finire?

Va bene i lubrificanti, va bene tutto, ma davvero credete alle pubblicità che ne decantano le lodi? E’ una domanda reale. Personalmente più ci rifletto e più lo trovo assurdo. Eppure per buona grazia dei produttori, sono prodotti che non smettono di vendere. Basta fare un giro sui grandi distributori per capire che ora il design, ancor più del materiale con il quale sono fatti ha assunto una importanza sostanziale nella vendita dei sex toys.

Mi vien da pensare a quel simulatore di sesso orale, Squeel, che vi avevamo raccontato qualche mese fa. Quel particolare compendio era il primo classificato di un concorso  di design per sex toys. Ed in quanto a vendite va alla grande tra le donne. Oppure si passa alla “naturalezza “ estrema, con calchi di peni e vagine in silicone e materiale plastico. Anche qui vi è una vera e propria esagerazione. Non si dovrebbe puntare alla comodità piuttosto che all’estremo realismo. E se le misure non vanno? Insomma, rischiare di trovarsi in ospedale “incastrati” in scomode posizioni per via della ricerca del giusto design mi pare un tantino esagerato, non trovate?

 

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