Usa: sex toys per curare la crisi economica

La crisi economica sta davvero mettendo a dura prova gli americani: l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, la disoccupazione e la diminuzione degli stipendi hanno aumentato il malessere di un popolo forte e finora inattaccabile. Tra i risvolti di una recessione economica che non sembra volersi fermare, c’è un solo settore che promette ancora guadagni e buonumore: è il mercato dei sex toys.

A confermare il trend tutto in salita del mercato erotico è Stefan Dallakian, proprietario di Paris Intimates che, durante un’intervista, ha fatto i conti in tasca agli americani e, calcolatrice alla mano, ha stilato i possibili guadagni di un settore in continua crescita ed espansione. Il mercato dei sex toys, dal valore di circa 15 miliardi di dollari, è pronto ad aumentare di pari passo con l’aumento della crisi economica, promette l’ottimista investitore; una reazione possibile grazie all’esigenza degli americani di voler migliorare, almeno in parte, la vita familiare e quella con il partner. Una necessità in continuo aumento che ha sì che i produttori stabilissero una nuova strategia di mercato fondata su due parole chiave: low cost e anonimato.

Ed è così che i modelli di gran design vengono riprodotti in chiave low cost e inviati tramite corriere privato al consumatore che, con in mano una garanzia di dieci anni, può davvero contare su un prodotto di qualità e di durata superiore alle aspettative. I modelli creati sono pensati per le coppie: secondo gli esperti un modello di sex toy che possa fare felici entrambi è sicuramente la scelta più ovvia per fare affari, sia perché gli americani dispongono oggi di un reddito più basso e sia perché le coppie, insieme durante questo grave periodo di difficoltà, sono più disponibili alla condivisione e pronti alla comunicazione e all’amore reciproco.

Strumentalizzazione di un grave momento di crisi e humor di cattivo gusto? Il signor Dallakian fa spallucce e promette: “Il mercato dell’eros oggi rende più di istituto di credito”.

[Photo Credits deathandtaxesmag]

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