Nasce 3D Kink Sex, il social network del sesso sadomaso

3D Kink - sesso virtuale in 3D

Siete un Master ma avete difficoltà a trovare una slave che abita in zona? Oppure una Mistress che si è stancata di andare ad eventi e fiere organizzate quasi sempre in alta Italia? Internet annulla le distanze, allora ecco qui il social network che fa per voi.

3D Kink è un vero è proprio mondo virtuale riservato agli amanti del sesso sadomaso, infatti è collegato alla famosa community BDSM Kink, dove è possibile trovare tutto il fetish, genuino al 100%. E 3D Kink è la loro ultima trovata, una specie di Second Life del sesso solo per adulti, dove ci si può divertire col bondage, il sadomaso, e una vasta gamma di fucking machines senza muoversi da casa propria.

Consigliato a chi non ha tempo e a chi ha voglia di sperimentare senza correre rischi, come si può vedere da questa piccola gallery per farvi conoscere meglio le nuove frontiere (tecnologiche) del sesso.

Amore e sesso online, un boom che cresce

Vi siete mai iscritti a un sito di incontri? E avete mai fatto sesso virtuale o in cam? Internet aiuta la solitudine e la difficoltà di trovare l’anima gemella o un partner sessuale. Cercate però di non cadere nelle trappole che la rete presenta, e ce ne sono molte. E’ un boom che cresce, chattare, scriversi a social network, siti di incontri, mettere annunci, sia per trovare sesso sia per sperare di incontrare l’anima gemella. Ma è davvero così facile e immediato? Non proprio.

Molte persone si nascondono dietro nick fasulli e inviano foto che non sono le loro, quindi attenzione e cercate di fare le cose con la giusta cautela, proteggendo la vostra privacy. Il mondo virtuale è una bellezza di illusioni, ed è molto facile sbilanciarsi a parole e qui nascono molti malintesi e situazioni a volte spiacevoli. Un’altra cosa abituale che molti fanno, è masturbarsi con foto, video o guardando una persona che è appositamente in cam per eccitare e eccitarsi.

CES 2009, pronti per il sesso virtuale?

Non parliamo di avatar e di sensuali personaggi virtuali che si intrecciano per sperimentare nuove posizioni da mettere poi in atto nella realtà, ma del vero e proprio sesso virtuale.

Sarà possibile godere di pornografia in 3D grazie ad un nuovo televisore prodotto da Glacier Media Systems, un’azienda che si occupa di prodotti digitali. Il dispositivo si chiama IceBerg, e promette di trasformare un normale DVD in un DVD a 3D e un normale videogame in un videogame tridimensionale. Basta indossare gli occhiali 3D che verranno forniti dalla stessa Glacier e installare il software che permetterà di convertire i film in 3D. IceBerg è un misto di tecnologie avanzate; incorpora infatti la migliore grafica in assoluto, NVIDIA, e l’audio RealTek High Definition. Insomma, un piccolo mostro che renderà vere e tangibili le vostre fantasie sessuali.

Una tuta è l’ultima frontiera del Cybersesso

Noi di Cooletto non abbiamo nessun pregiudizio verso il sesso virtuale. Però converrete anche voi che il sesso reale è meglio.
Ma Kevin Alderman, produttore di articoli erotici, non la pensa in questo modo, e per essere più convincente ha inventato il “tele-dildo“, una tuta interattiva che permette di ricevere stimoli tattili. Indossando questa tuta si potranno provare fisicamente le sensazioni vissute dal nostro avatar viruale. Baci e carezze dalla testa fino ai piedi, passando per i genitali, è ovvio.
Ma chi è davvero Kevin Alderman?
Nel Web, è meglio conosciuto come Stroker Serpentine, il nick che adopera su Second Life, la piattaforma virtuale dove questo simpatico omone si è imposto come uno dei più grossi imprenditori di Cybersesso. Su Second Life, Alderman è famoso soprattutto per due motivi: per aver venduto l’Isola di Amsterdam per 50.000 dollari (veri e non virtuali), e per aver dichiarato di avere fatto migliaia di esperienze di sesso virtuale (ma solo a scopo di ricerca) con altri avatar.

Il sesso è una delle attività preferite dagli utenti di Second Life, che s’innamorano in chat, tradiscono, e talvolta divorziano anche nella vita reale. L’idea quindi di rendere il cybersesso più realistico può sembrare, almeno all’inizio, vincente. Ma la tuta interattiva reclamizzata da Alderman è pesante e ingombrante, e rischia di provocare risate anziché eccitazione. Eppure, l’industria del sesso virtuale non si ferma, anzi è già proiettata nel futuro. Un futuro che si presenta a noi come un complesso groviglio di fili e cavi da agganciare un po’ ovunque, e da collegare a tute degne di film di fantascienza e a sex toys via bluetooth come, ad esempio, il Robosuck.