Immaginate il match. Da una parte sono schierati la squadra Fiji (di scontata provenienza) e dall’altra si ergono invece fieri i Nude Blacks, versione nudista degli All Blacks, una delle squadre di rugby più forti al mondo. L’ultimo però, invece di indossare pesanti protezioni, decide di sfidare l’avversario ed entrare in campo in una versione total nude, senza abiti né scarpe e un numero di identificazione pennellato sulla schiena in nero.
Torniamo a parlare dei RESET! il progetto musicale che fa capo a 5 DJ milanesi con un nuovo video sexy e dall’atmosfera retrò. Se il precedente videoclip I can see boobies era un chiaro omaggio al cinema di Russ Meyer e alle sue dive dal seno prorompente, in questo Sabrage le tette finiscono in secondo piano, mentre protagonista è il lato B.
Anche stavolta il video è un tributo al mondo movie del 1968 Svezia, inferno e paradiso di Luigi Scattini.
Per gli italiani, soprattutto i giovani, la Svezia rappresentava il mito, i sogni proibiti di una generazione attratta dall’Inferno e dal Paradiso: l’emancipazione della donna, il nudismo (Luigi Scattini).
Per la cronaca, ricordiamo che Svezia, Inferno e Paradiso in Italia fu vietato ai minori di 18 anni perché conteneva scene “violente” e di sesso esplicito che oggi farebbero sorridere anche i bambini. Questo video è un’occasione per ricordare l’Italia un po’ bacchettona di quegli anni, che davanti a un bel sedere gridava subito allo scandalo, mentre oggi non restiamo sorpresi nemmeno dagli alberghi per esibizionisti.
C’è ancora qualcosa che i nudisti non possono fare? Dopo la notizia dell’apertura ufficiale di un centro di escursionismo per nudisti è davvero difficile poterlo dire con certezza! Per chi ha sempre odiato andare per boschi con abiti pesanti e pantaloni a tasche, ecco finalmente concretizzarsi la possibilità di camminare in alta quota anche senza abiti.
Ci sono spiagge per nudisti, villaggi per nudisti e anche le palestre si sono attrezzate per offrire sport in totale libertà. Perché non offrire allora anche una Spa per nudisti? Detto, fatto! Sorge nelle periferie di Birmingham, Clover Spa, il primo centro benessere per nudisti, il paradiso delle coccole da godere in versione integrale e, finalmente, senza costumi e accappatoi.
Anche se questa è l’epoca delle macchine digitali e delle foto amatoriali (spesso rubate e messe su internet per la gioia del voyeur estivo), le fanatiche del topless e del naturismo non sanno resistere alla tentazione di togliersi il costume prima di un tuffo.
E voi saprete resistere alla voglia di guardare le splendide foto che trovate subito dopo il “salto”?
“Questa notte ho avuto un incubo: ero sull’altare, accanto a me c’era mio padre e William mi aspettava più avanti. Mi guardo intorno e noto le facce degli invitati. Ero nuda, completamente nuda!”. Ecco che cosa ha raccontato la neo sposa Kate Middleton ai giornali una volta superato lo stress delle celebrazioni ufficiali. Se però per lei, e per Sua Maestà la Regina, una mise total nude avrebbe fatto gridare allo scandalo, per due sposi nudisti austriaci è stata invece la realizzazione di un grande sogno.
Nei Paesi Baschi, e più precisamente nel centro fitness di Arrigorriaga, si potranno lasciare pantaloncini e magliette nello spogliatoio. Il centro è il primo, in territorio spagnolo, ad offrire allenamenti ed attrezzi a tutti i nudisti che desiderino allenarsi senza abiti, come natura li ha fatti.
Se una ragazza che gira nuda in bicicletta risveglia i vostri desideri più nascosti, se il vostro sogno erotico è quello di partecipare alla World Naked Bike, la corsa ciclistica attraverso campagna e città che si fa rigorosamente nudi, per celebrare la bellezza del corpo umano, allora certamente amerete il video che trovate subito dopo il “salto”.
Collages umani di veri corpi nudi, happening di nudismo in varie città del mondo, tutto messo in scena nella realtà, e immortalato dalla mano del fotografo Spencer Tunick. Nessun photoshop e ritocchi, tutto quello che è rappresentato nelle foto di Tunick è frutto della sua mente e del suo riuscir a trasmettere il suo pensiero a migliaia di persone che decidono, in ambienti prettamente urbani come piazze, vie, strade, palazzi, teatri, di posare tutti insieme e completamente nudi. Tunick è riuscito a raggruppare 18.000 persone in Messico, pazzesco? Per uno come lui è stata una sfida centrata in pieno.
In tempi di crisi tutto è permesso. Anche un’orgia.
No, a dirlo non è uno dei nostri politici in vena di battute, bensì il patron del resort turistico “The White Cockatoo“, già meta di nudisti e coppie di scambisti.
Il White Cockatoo Resort è un elegante complesso situato presso Port Douglas, in Australia. Se vi trovate nei paraggi, non limitatevi ad ammirare la barriera corallina, ma fateci un salto, e cogliete al volo l’occasione di fare nuove ed eccitanti esperienze “all inclusive”, come appunto il sesso di gruppo. Tutto per il bene dell’economia.
L’Australia non se la passa bene. La crisi economica ha colpito duramente l’economia australiana, e il settore che ne ha maggiormente risentito è proprio quello turistico. Così per contenere il calo improvviso dei villeggianti, Tony Fox il proprietario del resort, ha deciso di correre ai ripari.
Il White Cockatoo inizialmente era un villaggio vacanze, meta abituale di nudisti. Celebri erano i «clothes optional party», feste dove i partecipanti potevano tranquillamente entrare nudi, perché i vestiti erano solo un optional. Poi, a causa di alcuni disordini dove è intervenuta anche la polizia, questi party sono stati sospesi. Ma la crisi del turismo ha costretto Tony Fox a fare marcia indietro, ed a riprendere i festini, anche se per un periodo limitato al solo mese di Marzo.
