Spermies: le sperma-caramelle

E’ necessario molto senso dell’umorismo (e un po’ di fegato) per poter ingoiare le Spermies, caramelle gommose e zuccherate prodotte e distribuite negli Stati Uniti dove, evidentemente, queste stranezze culinario-pornografiche sono molto apprezzate.

Le Spermies (così strane da sembrare una bufala) sono caramelline gommose bianche ricoperte di zucchero raffinato a forma di spermatozoi con una testa rotonda e piccola e una coda ondulata; una creazione veritiera e molto goliardica che ha affascinato tutti gli adolescenti.

Come potete vedere dalla foto che appare all’inizio del nostro articolo, nella scatola si legge lo slogan poco convincente (ma divertente) che recita: “Facili da ingoiare” e l’etichetta “Senza sale aggiunto”, un riferimento sicuramente poco casuale. Le caramelle sono vendute in confezioni da 100 grammi e vengono distribuite nei negozi di caramelle e nei piccoli chioschi di delizie da consumare en passant. Le Spermies, che sul web hanno scatenato l’ilarità di moltissimi giovani (molti hanno richiesto un prototipo simile ma al femminile, piccole ovaie da succhiare magari?), sono l’ennesimo prodotto alimentare lanciato sul mercato.

Solo qualche mese fa tutti gli appassionati di gelato avevano infatti potuto mangiare lo Schweddy Balls, il nuovo gusto lanciato dal marchio Ben & Jerry, produttori di gelato fresco e da distribuzione noti in tutto il mondo. Il loro nuovo gusto, una bomba ipercalorica al cioccolato al latte e fondente, strizza l’occhio all’anatomia maschile offrendo a tutti i golosi di cioccolato piccoli “testicoli” duri da sgranocchiare e cercare tra le morbidezza della crema e della panna. Il prodotto ha conquistato molti golosi che non hanno comunque apprezzato il riferimento ai genitali maschili.

Vermicelli e ciucci gommosi a parte, in Italia le prodezze alimentari a sfondo sessuale non sono distribuite ovunque anche se con un po’ di impegno non è difficile trovare in qualche negozietti goliardico piccoli peni di pasta multicolor da cucinare in pentoloni caldi, anzi, bollenti.

Photo Credits | thefrisky

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