Silvia Bianco, professione pornostar: amo il sesso in ogni sua forma

silvia bianco pornostar amo sesso ogni formaE ‘ probabilmente la risposta che ti aspetteresti da ogni pornostar degna di questo nome, ma quando si sente dirla (o la si legge ) nero su bianco, l’effetto è sempre un po’ disarmante e si sorride come se fosse una piccola conquista.  Silvia Bianco, una delle nuove promesse dell’hard nostrano, ha raccontato nel corso di un’intervista con HardCelebrity il suo rapporto con il sesso. E sapete la novità? Le piace “in ogni sua forma”.

Silvia è una nuova leva, è vero. Ma ha già avuto modo di lavorare con un grande del settore, colui che del porno ha sempre fatto una missione artistica, inserendo sesso hardcore all’interno di contesti il più possibile di spessore e spesso con un fondo storico-sociale davvero importante: Mario Salieri. Parliamo di un maestro, di un marchio di garanzia per ciò che riguarda il porno italiano.

Per lei una vita come tante altre: un passato da impiegata ed un sogno nel casetto: quello di lavorare nel mondo della pornografia. Silvia Bianco è una persona solare, disponibile e questo si evince anche dal modo nel quale si presenta al proprio pubblico:

Sono una ragazza dal carattere allegro, socievole e piena di vita. La mia filosofia è vivi e lascia vivere nel rispetto delle libertà di tutti. La scelta di intraprendere questa carriera è stata naturale perché adoro il sesso, in tutte le sue forme, mi diverte farlo e non mi basta mai. In più grazie a questa di carriera lavoro per me stessa e nessun altro.

Ad influire molto negli “sforzi” di Silvia per perseguire il suo obiettivo è stata la “noia” recata da un lavoro che sebbene “variegato” risultava privo di stimoli. Piccola curiosità: nel primo set pornografico nel quale recitava la donna era accompagnata dal su compagno. Il risultato è stato un lavoro privo di imbarazzo e di inibizioni. E divertente:

Ricordo con simpatia il momento in cui dovevamo scattare le foto, il fatto di doversi mettere in posa con posizioni non propriamente comode e stare immobili per qualche secondo, insomma è stato davvero buffo.

 

Condividi l'articolo: