Sex Toys: imbarazzo in aeroporto…

Sesso e situazioni imbarazzanti vanno a braccetto, questo è risaputo. E basta scorrere le cronache, estere soprattutto, per vedere come i maggiori protagonisti di questi episodi siano niente di meno che i sex toys. Quei particolari e graditi oggetti del piacere di ogni forma e dimensione, che diventano paladini delle pessime figure quando di forma fallica superano le misure normalmente accettate come standard. L’aeroporto è il luogo che vanta una maggiore incidenza di questi “problemi”.

Il perchè è facilmente intuibile: gli scali aeroportuali sono quelli che nell’ultimo decennio hanno subito con maggiore enfasi il problema del terrorismo e come luoghi di passaggio di migliaia di persone al giorno sono sottopostio a controlli serrati. Ora immaginate la situazione tipo. Vi trovate in fila. Nella vostra valigia avete portato con voi anche qualche oggettino del piacere. Vi state chiedendo imbarazzati se toccherà anche a voi un controllo serrato come quello della coppia davanti a voi. Curiosi come non mai vi sporgete e vedete che dalla valigia l’addetto aeroportuale prima toglie un paio di manette pelose, poi un tubetto di crema (lubrificante) ed un dildo che per dimensioni ricorda l‘Empire state building.

Mentre la guardia agita qua e là il feticcio fallico come una bandiera, rosso in viso e alquanto imbarazzato al pari dei possessori, voi ringraziate il cielo di essere già passati per volontà divina al controllo. E ringraziate voi stessi, per aver comprato magari la paperella o il ‘pennello invece di un vibratore tradizionale.

Beh, quello che vi ho appena raccontato, in maniera alquanto romanzata ed un po’ rivisitata è ciò che è successo in un aeroporto statunitense qualche giorno fa e che per la particolarità del “dildo” in questione si è meritato menzione in un bell’articolo online.  Non prendiamoci in giro: chiunque può trovarsi nei panni del malcapitato/a, perchè a tutti il sesso piace e non disdegnamo ogni tanto quel po’ di piccante in più. Evitare figuracce è però possibile. Basta agire con discrezione e savoir affaire. Anche se, concedetelo, anche il personale aeroportuale dovrebbe manifestare un po’ di attenzione in più per la privacy dei suoi passeggeri.

 

 

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