Sesso Tantrico, un paio di posizioni adatte

Il sesso tantrico, come li avevamo già spiegato in passato, presuppone un approccio differente rispetto a quello che solitamente si utilizza per avvicinarsi all’atto sessuale. Non parliamo di posizioni particolari e tecniche assurde di movimento.

Si tratta di scoprire una nuova maniera di essere insieme e percepirsi, che spesso prescinde dall’atto in sé, seppure basata sullo stesso. Le sensazioni vengono amplificate fino al punto che un semplice sfregamento o un minimo movimento sono in grado di far provare alla persona che lo applica il piacere più alto della sua vita.

Questo però presuppone, specialmente per chi é alle prime armi, una nuova maniera di sentire il proprio corpo e quello del partner. Per arrivare a tale esperienza quindi bisognerà trovare quella giusta posizione che consenta alla coppia di mettere in atto i famosi 35 minuti nei quali il movimento, se ci deve essere, deve essere impercettibile e quasi esclusivamente da parte della donna.

Sfogliando il kamasutra abbiamo trovato due posizioni che si adattano allo scopo. Ovviamente vi deve essere da parte di entrambi gli amanti la consapevolezza di dover rilassarsi al massimo nel metterle in atto e nonostante la possibile stimolazione, tentare di svuotare la mente.

La prima posizione è quella  chiamata l’unione del gatto: partendo da quella che è conosciuta notoriamente come la posizione del missionario, dopo la penetrazione i partner debbono sbilanciarsi lateralmente in maniera molto delicata e rallentata. Questo deve essere fatto per evitare che il pene esca dalla sede vaginale. Si tratta di una posizione molto intima e dolce, che non presuppone nessun tipo di dominazione (per questo consigliata per il sesso tantrico) e che permette ai due amanti di guardarsi e baciarsi. È adatta anche perché l’ampiezza dei movimenti è estremamente limitata, fattore in grado di coadiuvare il raggiungimento dello stato necessario al manifestarsi dell’orgasmo tantrico.

Un’altra posizione consigliabile è quella conosciuta come unione della piovra: la donna prende una posizione inclinata poggiando le natiche e le reni sulla ginocchia del compagno. L’uomo, seduto, la solleva per le anche per cambiare l’angolo e la profondità della penetrazione. Anche in questo caso la possibilità di movimento è limitata.

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