Racconti erotici: Non ho tempo di avere tempo

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Se una donna può ancora cantare di versi, me ne accorgo solo ora. Ho piatti da lavare, indumenti da stirare, e tanta voglia di ricordare ciò che il mio corpo fino a poco fa sentiva. Non ho distrutto sogni, ma solo sentimenti di chi non ne ha. Mi sono masturbata con il tuo pensiero, perchè sei un sogno che mai potrò avere, perchè non ho il coraggio di confessare, perchè non potrò mai averti, perchè la vita con me è crudele e mi dà solo e sempre dolore. Faccio fatica a non desiderarti, ed ho paura di rivederti. L’orgasmo è venuto solo ricordando il tuo tocco, semplice e naturale, come un coltello che si trascina in cute. Ho adorato il tuo sapore, nessuno ha questo tipo di piacere.

Il letto è stato il mio sorreggermi, tu eri la mia estremità. Sono pazza, lo so, ma tra un pò passa tutto, perchè devo dimenticarti e non voglio perdermi in illusioni. La mia mano è scivolata nel fuoco della mia “Testa Rossa” e ho immaginato che fossi tu a farlo, a scoprire il mio essere. Il mio corpo delicato ha fatto scintille solo a cercare di capire. L’intensità non ragiona con la sorte. E’ un miscuglio di leggeri indizi, il nostro incantato volere.

Non so tu cosa pensi, non te l’ho mai chiesto, ma le nostre parole in fuga, sono segni che lasciano ferite, e il sangue è un rosso che non molla. Forse non abbiamo tempo di averci, forse le nostre vite complicate non si uniscono, ma io potrei provarci, ma non oso essere invadente e quindi mollo all’occorrenza di agire. Le mie dita mi hanno prenetrata come un furore assordante e ho sentito i miei movimenti pieni di terrore e di godere. La mia mente guidava una fantasia perversa, un rifugio di cui avevo bisogno. Non sei tu, non sono io, nessuno è qui con me. Non ho tempo di soffrire, non ho tempo di avere tempo. Posso avere la follia di avere tempo per te? Meglio lasciar stare alle lacrime, che forse porteranno via tutto questo senso.

Ma nel lieve e pensante stato, la poesia può trasformarmi in un verso, inverso e diverso. Ipnotica di magia, ho sentito l’orgasmo in una sola via. Il mio bagnato, raccoglieva la mia pelle, vogliosa di te. Sono una donna bellissima e apprezzata, ma nessuno ha tempo di avere tempo per me, e neanche tu. Nessuno che culli la mia profonda obliquità, il mio equilibrio ancestrale, dove il vento ruba i plagiati delitti. Sto sprofondando in una enorme perplessità, mi distruggerò della mia fine. Io non aspetto, ma attendo. Il mio male di vivere è nutrito da persone che non meritano, perchè vivono di falsità e egoismo.

Stanotte è stata la mia ultima volta con te. Ora voglio solo realtà.

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