Racconti erotici: Inaspettatamente

bendata

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ti ho presa in delirio al mio possederti, tu sei la mia schiava, io la tua padrona e non puoi mollare al mio istinto maledetto che ti rende partecipe e devota. Senti il mio potere come un affamato volere che attendevi da tempo. Ora il tuo desiderio sono io, il tuo destino può formarsi alla mia immagine. Non c’è un oltre, spoporzionato alla fine, che non sia io a dettare. Ti ho presa, ancora e ancora, ti ho bendata e lagata ai polsi, con le braccia in alto in segno di arresa.

Ho attraversato il tuo corpo con il piacere di regalarti delicati tocchi delle mie mani. Io sono appagata dai tuoi movimenti, tu vuoi saziarti dei miei svolgimenti. Sei bagnata ed eccitata, io ora ti lego anche le gambe, e la mia penetrazione deve lasciarti lividi evidenti agli occhi. Renditi chiusa e aperta a me, lasciati andare alla tua dea più efficace.

Le mie mani graffiano di sintomi, attraversano il tuo corpo con decisione e inganno, mentre tu ti affanni a percepire i brividi del buio che evidenzi. Muovi il tuo corpo, perfetto e attraente, che ogni volta scatena in me la furia di una stella. I nostri giochi si fanno spietati quando la lama fredda e tagliente sostituisce le mie mani. Tu ami avere segni e ferite e io te ne donerò infinite e piene ogni volta di puro sangue. Voglio bere il tuo rosso e farne il mio calice preferito.

Il tuo dolore è un fremere in atteggiamenti che mi lasciano fare, arriverò prima o poi a sentire il tuo orgasmo. Ho fame e voglia di te, del tuo annientarti a me. Non puoi farne a meno del mio essere, oramai sei prigioniera dei miei peccati, ansiosa dei miei diversi stati. Il rituale rende magico l’incanto, se pur vestito di istinti, il nostro sorprenderci vaga nella quiete. Le linee spargono sangue, il letto è una pozza di colore soddisfacente, ma la mia è un opera che di arte si diffonde e disseta. Io dipingo corpi, nel colore mio più amato.

I segni sono speranza, ripetute omissioni. Selvaggia e ipotetica mi mostro a te, ora è arrivato il momento della massima sacralità. Non resistiamo più alla nostra sorte e ti penetro del desiderio estremo più all’apice che tu abbia mai sentito.

Le onde fanno parte del mare. Il liquido è una marea a volte assente, quando tutto inonda e finisce.

[N.d.a. Potete leggere altri miei “Racconti Sexisti” o acquistare il mio libro “Diario di una Sexista” sul mio blog]

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