Racconti erotici: Camaleonti

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Le sue spalle sono una sorpresa. Non pensavo che Trevor avesse delle spalle così larghe. Capisco perché le giacche non gli cadono mai bene, o troppo larghe, o corte di manica. Non l’ho mai visto nudo, non ho mai sentito il sapore della sua bocca prima d’ora. Sa di whisky, ha bevuto, beve sempre più spesso e più forte. Trevor mi abbraccia e mi tira a sé, mi passa le mani sul seno, sui fianchi, e fa tutto questo senza un gemito, senza un sospiro. È freddo, distaccato. Mi conosce bene e non si fida. Sa che non faccio mai nulla senza uno scopo, e probabilmente si sta già chiedendo dov’è che voglio arrivare. Mi sfila via la maglia, il reggiseno, mi accarezza la curva della schiena con le dita, ed avverto un brivido. Non lo aveva mai fatto, almeno non così, con tanta tenerezza. I suoi occhi sono aperti su di me. Sono di un verde chiarissimo, e sembrano chiedersi il perché. Perché sta accadendo proprio adesso.

Ma Trevor non ha il tempo di trovare una risposta, le mie mani già lo sfiorano, gli scivolano tra le cosce, fino all’inguine. Non posso fare a meno di toccarlo, di baciarlo, di perdermi nel suo odore, mentre con la lingua disegno mille arabeschi sul suo corpo. Guardo gli occhi di Trevor che sfumano nel verde più intenso, e lo sento deglutire.

Ogni cosa è al suo posto. I pantaloni di Trevor sul pavimento, le mie gambe attorno ai suoi fianchi. Lo sento che mi solleva il bacino, e mi entra dentro, come una furia. Le sue mani stringono le mie e così le bloccano, mi impediscono ogni movimento che possa alterare questo equilibrio. Trevor mi scosta una ciocca di capelli dal viso. Vuole guardarmi in faccia, e lo farà per tutto il tempo, mentre si muove dentro di me. I nostri corpi si incastrano alla perfezione. Trevor mi scava sempre più in fondo, ed io faccio fatica a trattenere le grida. Ma devo farlo, perché lui mi sta osservando. Trevor vuole vedere tutto, la pelle chiara del mio seno che si fa rossa dei suoi morsi, i muscoli tesi del mio ventre ad ogni affondo. Ogni spasmo, ogni emozione mi rivela. Ed è questo il segreto per possedere realmente una persona: la conoscenza.

Trevor vuole il controllo totale. Bene, io voglio altrettanto.
Voglio imparare tutto di lui, come si muove, come cammina, quante volte si spazzola i denti prima di andare a dormire. Voglio acquisire i suoi pensieri più intimi. Voglio conoscere la sua tristezza e farla mia, legarmi a quella smorfia ironica di disincanto che gli attraversa il viso.
Voglio il suo accento filo-inglese.
Voglio conoscere le ragioni del suo divorzio, quelle vere, non quelle che racconta in giro.
Voglio i suoi capelli biondo cenere fra le mie cosce.
Voglio divorarlo. Assimilarlo.
Questa volontà è tanto forte, tanto evidente, che mi si legge in faccia. Trevor ne è sorpreso, eppure non ha motivo di dubitare.
La mia faccia è la sua faccia, la mia volontà è la sua volontà.
Avrebbe dovuto prevederlo, prepararsi almeno un po’. È tardi adesso.

[da La vita sessuale dei camaleonti di Cristiana Danila Formetta – © 2005 Coniglio Editore]

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