Più sesso con le pareti viola?

più sesso pareti viola

Sapevate che per far del buon sesso ora anche le pareti della stanza adibita all’amplesso contano? Sembra infatti, secondo un sondaggio inglese, che le coppie che si intrallazzano all’interno di stanze color viola copulino più della media, almeno 3,5 volte a settimana. E questo nonostante figli, lavoro, crisi problema. Una sorta di viagra architettonico o uno stimolo alla nostra libido interiore?

La faccenda andrebbe studiata con maggiore solerzia. Ora, fino alle lenzuola di seta ci siamo: è comprensibile. Parliamo di un materiale pregiato, sexy per definizione, figurarsi quando parliamo del colore nero. Personalmente lo collego sempre alla scena di Johnny Mnemonic nella quale si può godere della fantastica visione di Keanu Reeves mezzo nudo tra le lenzuola. Ma ho il sospetto che nel mio caso a fare da afrodisiaco sia Keanu stesso. Scherzi a pare, secondo questo sondaggio inglese commissionato dal sito LittleWoods, che si occupa della vendita di praticamente ogni oggetto utilizzabile o indossabile, dove le camere presentano qualsiasi tonalità del viola si può star pur sicuri che si farà sesso alla grande.

Buoni risultati di intimità li ottengono anche coloro che dipingono la propria camera da letto e di azzurro. A quanto pare questo colore più che richiamare la tinta sbiadita della maggior parte degli ospedali richiama le gioie della camporella all’aria aperta. Risultati come questi fanno capire quanto complessa sia la mente e la libido umana. Insomma, quando hai un bell’uomo che ti lecca dalla testa ai piedi o una donna che si dedica a te completamente, che ti metti a vedere il colore delle pareti? Poco credibile. Non resta che la spiegazione cerebrale: l’incoscio, captando determinati colori manda degli stimoli più o meno forti ai centri del piacere stimolando il desiderio. Sarà così? In attesa di capirci qualcosa vi consiglio di comprare tinta e pennello se la vostra vita sessuale langue. Chissà che con due colpi di pennello non spariscano i problemi.

Photo Credit ! Thinkstock

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