Dogging, le scandalose foto di Steven Meisel

Steven Meisel è uno dei più famosi fotografi di moda, ed è sicuramente il più pagato. Numerose copertine di Vogue sono opera sua, così come “Sex“, il controverso libro fotografico di Madonna, dove la cantane appariva nuda e in pose discinte.

Non nuovo a questo genere di provocazioni, Steven Meisel non ha perso l’occasione di creare un nuovo scandalo, stavolta qui in Italia. Il pretesto è stato l’inserto fotografico realizzato proprio per Vogue Italia, che presentava corpi nudi, ripresi in una esplicita situazione di dogging, cioè durante un rapporto sessuale in luogo pubblico, come un parco, un cinema, o un parcheggio. Le foto sono state giudicate troppo spinte dai lettori della rivista, ma hanno ricevuto molte critiche in tutta Europa. Una curiosità: in America le stesse foto hanno ricevuto numerosi consensi, e si parla già di un libro fotografico di Meisel proprio sul dogging.

Noi di Cooletto vi presentiamo alcune foto tratte proprio da questo servizio.

Caterina Murino, nuda per Playboy Italia

E’ l’attrice italiana più richiesta all’estero, soprattutto in America, e lei, Caterina Murino, inaugura il primo numero italiano (dicembre 2008-gennaio 2009), della famosa rivista erotica Playboy, apparendo in copertina nuda e sexy, fotografata dal cantante Bryan Adams, che è anche un ottimo fotografo.

La semplicità e raffinatezza di Caterina, che in questi scatti fa parlare il suo corpo, rappresenta la bellezza Europea, fuori dai canoni americani delle bionde siliconate e lei a pieni voti dimostra di essere perfetta al ruolo.

Gallery hentai tickling: il solletico erotico nei fumetti giapponesi


Nei fumetti erotici giapponesi, hentai o manga, il solletico è spesso rappresentato come una forma di tortura praticata dal cattivo di turno, a danno di belle ed innocenti ragazze. C’è da dire però, che le eroine di queste saghe, mostrano di sopportare (e gradire) il tickling più di quanto si possa immaginare. E’ questo il segreto che le rende invincibili?

Noi di Cooletto vi presentiamo una gallery che speriamo vi aiuterà a risolvere il mistero.

Senso, un premio letterario per la scrittura erotica

Se la smania di scrivere si è improvvisamente impossessata di voi, se a volte non potete proprio fare a meno di giocare con le parole, e se il sesso e l’eros sono da un po’ di tempo il vostro pallino, allora non potete perdere l’opportunità di partecipare ad un concorso organizzato dall’agenzia letteraria Interrete.

Il concorso ha un titolo ma nessun incipit e nessuna trama. Si chiama Premio letterario Internazionale Senso e vuole pubblicare racconti inediti, ovviamente erotici, che non superino le quattro cartelle di lunghezza. Le sezioni sono due, una dedicata alle signorine autrici e l’altra dedicata agli autori di sesso maschile. I vincitori però sono cinque. Il primo classificato otterrà un po’ di visibilità sul sito dell’agenzia Interrete, e il suo racconto verrà pubblicato su Assenzio giornale letterario; gli altri quattro, due per una sezione e due per l’altra, otterranno più o meno lo stesso riconoscimento. Ma bando alle ciance e, soprattutto, bando ai premi. Se avete intenzione di diventare dei bravi scrittori, vi conviene cercare di partecipare a tutte le iniziative che vi verranno proposte.

Racconti erotici: Natale Sexista (Parte III)

Ecco l’ultima parte del racconto “Natale Sexista”, i Racconti Sexisti della Miss vi aspettano ogni domenica e lunedì

La mia schiavetta mi accarezza con le sue mani fatate, ne assaporo la morbidezza e la bellezza. Ci sono corpi che si agitano nella mia casa, altri che vagano cercando angoli di sesso. La Baronessa è di nuovo in preda a un effimero soldato che la prende da dietro e le definisce lo spazio anale. Mi alzo e con la Dama Bianca leghiamo a sangue due schiavetti, con corde, manette, bende, tirando forte i collari. Io amo castigare la punizione di lode, e loro devono subire il mio potere ancestrale. Mordo il collo del sussulto maschile, ne vorrei staccare pezzi di sesso, ma armeggio con la mia frusta, facendo giochi dall’aria in corpo. Gli ostaggi non hanno modo di farsi sentire, chiusi nelle loro estremità, hanno solo il verso di inghiottire con dimestichezza. Nel mio fare, gioco con la lingua della Dama Bianca, mentre da dietro sento che si avvicinano la Baronessa e il suo uomo infuocato. Hanno già avuto un orgasmo anale ed ora lui vuole ripeterlo con un’altra. Lascio la mia frusta alle mie placate donne e mi allontano con il duro colpo.

Come diventare un bravo fotografo di nudo

Per diventare un bravo fotografo di nudo, occorrono poche ma semplici regole. Una modella, una macchina fotografica (anche digitale) e un set creato per l’occasione sono già un buon punto di partenza. Un giusto approccio psicologico per entrare in sintonia con la modella è fondamentale. La tecnica, invece, si andrà affinando sul campo.
Ecco come muovere i primi passi nel campo della fotografia erotica:

Preparate il set.
In passato, mettere in piedi uno studio fotografico era costoso quanto preparare la scenografia per un film. Oggi, molti fotografi famosi hanno una casa/studio dove lavorare con il massimo confort, mantenendo in questo modo, il controllo su tutto. Molti nudi artistici possono essere ritratti anche in “location” esterne, come spiagge isolate. In questo modo, soprattutto se siete all’inizio, risparmierete parecchio sui fondali.

Semplificate la foto.
Anche se voi e la vostra modella vi trovate in un meraviglioso angolo di natura incontaminata, non fatevi fuorviare dal paesaggio. Il corpo è il vostro obiettivo principale. Sbarazzatevi di tutto ciò che potrebbe allontanare l’attenzione dell’osservatore dal soggetto e non dimenticate questo semplice suggerimento: una pelle chiara ha maggiore risalto con un fondale scuro, e viceversa.

Posizionate la macchina fotografica.
Quando scattate la vostra foto, la posizione della macchina fotografica dovrebbe essere sempre ad altezza degli occhi, per una ripresa integrale del corpo nudo. Se scattate da un’altezza inferiore, l’effetto sarà quello di dare un impatto più aggressivo al soggetto. Inoltre, anche se il vostro obiettivo è il nudo, concentratevi sempre sugli occhi della modella. Gli occhi sono lo specchio dell’anima, e un’espressione sbagliata può rovinare anche la migliore delle foto.

Paradoxia di Lydia Lunch, il diario di una predatrice

“Deviata dagli uomini, da un uomo, mio padre, sono diventata come uno di loro”.
E’ l’incipit dell’aggressiva e trasgressiva autobiografia di Lydia Lunch, artista a tutto tondo e donna fuori dal comune.

Nata a Rochester, New York, e trasferitasi in seguito in quel di Barcellona, Lydia ha imparato a truffare, rubare, scroccare e fottere molto presto. All’età di tredici anni già metà del suo vicinato la conosceva, in senso biblico, ovviamente. Aprire le gambe a quell’età avrebbe voluto essere per lei una via di fuga, una scappatoia dai pensieri di un padre molesto e approfittatore, di lei e del suo sesso. Ma a soli sedici anni Lydia riesce ad andar via da casa, si muove verso New York e con pochi dollari riesce a sopravvivere con piccoli trucchi che dagli anni ’70 in poi sono diventato molto comuni: primo tra tutti è la vendita di pasticche fasulle a eroinomani incalliti, e secondo è l’adescamento, di uomini vogliosi di tutte le età, disposti a tutti pur di assaggiare la carne fresca di una giovane donna.

Racconti erotici: Natale Sexista (Parte II)

Domani vi aspetta l’ultima parte di “Natale Sexista”

Mi alzo, bendo la mia schiavetta, eccitata di vergogna, intrepida di sentire il mio tocco. La torturo un pò, con una rosa bianca coperta di spine. Colleziono tratti del suo corpo femminile, delicato di natura e scalfito di premura. Scopro le sue rotondità e ne lascio ferite di passaggio. Lei si muove e geme di piacere, ed io le faccio sentire anche il profumo di quel fiore che è bianco come lei e ora rosso come i suoi segni. Accarezzo la sua intimità, bagnata e vogliosa di stile. Lascio decidere alla mia arma quale sarà la mossa vincente e la bacio mentre mi sento possente. Mi scaglio di superiorità su di lei, punendola per atti impuri. Premo con le spine come simbolo di speranza, in una dolce persuasione che rende dolente l’attesa. Io sono la Miss, la regina del peccato, la maldestra giocatrice di destini. Improvvisamente con la mia amata piuma e con la mia bocca, le curo le ferite, medicando ciò che è passato. La tocco con le mie dita penetranti e inizio a sentire il sapore della sua intimità con la mia lingua, e lì afferro il mio giro alla sua venuta. E’ un brindisi che devo fare per calmare la quiete.