La Sexista Lara, incontro fatale

Appuntamento ogni domenica con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non ero mai stata con un ragazzo di colore, ma la cosa mi intrigava molto. La mia amica mi presentò Omar, un altissimo ragazzo osannato dalla sua cultura. Una sera lo invito a casa mia.

Iniziamo a parlare e poi ci accarezziamo e giochiamo con le nostre lingue a tempo di perla. Con le sue mani grandi mi accarezzava i seni fino ad arrivare ai fianchi. Sento le sue labbra sul mio collo. Io iniziavo a muovermi lentamente di piacere, ero cosciente che la notte sarebbe stata lunga. Volevo eplorare un essere diverso dal mio, una virilità di umana bellezza. Ci spogliamo. Glielo tiro fuori, lo aveva lungo e grande ed era già duro, e io non esito un istante e inizio a leccarlo piano piano e poi a succhiare cercando di ingoiare più spazio possibile. Mi spinge la testa dentro, sento il suo odore, diverso da ciò che ho conosciuto.

La sua pelle emanava spirito.

Si alza e mi sbatte al muro, e lentamente punta la sua arma nella mia “Testa Rossa” bagnata e piccola, fino a colpire il mio aprire, che accoglieva il nudo membro. Provai un senso di dolore che si culminava in piacere. Io aggrappata al mio incanto, con le gambe ai suoi fianchi, mi preparo a godere di estremi, attirandolo a me. Inizia a dettare il tempo e io lo seguo da brava vogliosa.

Cavalcavo nell’aria un oggetto di culto, domata dalla sterilità.

Sentivo tutto il suo fisico coinvolto in quel possedermi. A poco a poco i suoi colpi si fanno più ripetuti, a ritmo sfrenato entra ed esce in me, come il sangue scorre su un venire. Continua deciso il suo battere e saziarsi. Finalmente viene, mi fa inginocchiare e mi spruzza in faccia il suo primo round, e io bevo sommersa da un fiume. Mi prende e mi stende sul letto e inizia a bere il mio sapore. La mia “Testa Rossa” era un mare, cosparsa da un’onda. Non ero mai stata leccata cosi e non mi ero mai sentita cosi coinvolta. Dopo un pò, ritorna il suo duro dentro di me, che oramai aveva conosciuto lo splendore. Lo infila dentro appena smette di leccarmi, mi allarga le gambe e inizia il suo ballo di uomo dalle possenti virtù. A tratti sentivo tutto il suo corpo sopra di me, gli ansimavo stringendolo a me. Il suo entrare e uscire erano colpi di grida che a lui davano energia. Poi lo toglie e mi gira, lo volevo infilare dietro, ma io lo fermo e lui mi prende la mano baciandomi i fianchi. Lecca il piccolo buco che è pronto ad apparire, mentre io avevo un pò di timore, ma poi lo lascio fare…. Tra saliva e liquidi di umori, prova a regalarmi ancora l’oggetto della felicità. Io ero stentata di dolore, poi una volta dentro, non ne avevo mai abbastanza.

Il mio sangue scorreva anche li, era la mia perversa follia. Finimmo sul pavimento, io come una cagnolina abbandonata spinta dal suo padrone. La sua forza mi arriva da tutte le parti. Mi viene ancora in bocca, e io bevo il mio ultimo sorso, per ora. Devo riprendermi un attimo.

Non pensavo di restare ancora in vita.

Non so se tutti i ragazzi di colore sono cosi, e sicuramente ce ne saranno anche di bianchi cosi, ma questo è stato il mio primo vero incontro fatale.

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