Glory Hole: la sorpresa erotica con il buco intorno

Il Glory Hole è una perla erotica in via d’estinzione, il “foro, o buco, della gloria”, così come veniva chiamato una volta rimane infatti solo più un miraggio, un cimelio sessuale di cui pochi, e pulciosi, bagni di bassa corte. Ma cos’è il glory hole? Scopriamolo insieme…

Il Glory Hole è un l’espressione usata per fare riferimento a una cavità presente nei muri dei bagni americani da cui si affacciava un pene desideroso di cure ed attenzioni. Chi era dentro il bagno, ma dall’altra parte del muro, poteva così lasciarsi andare e provvedere nell’offrire all’uomo sconosciuto un fellatio, masturbazione o sesso anale. Il Glory Hole era così una pratica molto amata che, oltre alla prestazione ricevuta, dava particolare piacere al ricevente per il mistero e l’anonimato del donatore. I muri del piacere, che permettevano anche a chi era dall’altra parte di non partecipare attivamente ma solo di guardare, e quindi solleticare il proprio spirito da voyeur, sono stati tappati molto presto nei luoghi pubblici mentre ancora oggi è possibile trovarli, ed usarli, in molti sex clubs e luoghi risevati agli adulti.

In Giappone però, esistono Glory Hole ben diversi dove l’uomo, che necessita di attenzioni particolari da donne o uomini senza volto, può recarsi e dare sfogo alla propria voglia di erotismo. Alcuni sexy shop giapponesi offrono il servizio del Magic Hole, ossia un muro bucato molto economico in cui si infila il pene e si attende la prestazione che si è scelta. I prezzi però sono davvero incredibili: basta pensare che per la masturbazione un uomo è costretto a pagare solo 1.000 yen (la masturbazione dura 10 minuti), mentre per ogni altro lavoro la tariffa aumenta rimanendo comunque a prezzi abbordabili. Infilare il pene nel muro può sembrarvi una pratica barbara e poco eccitante? Beh, pensate che nei Magic Hole giapponesi il messaggio di benvenuto appeso all’entrata sarà il seguente: “Please, drop your pants” (Abbassarsi le mutande prego). Mmm, un erotico pari all’esame delle urine…

[Photo Credits wikimedia]

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