Più o meno a cadenza costante, diversi istituti specializzati in statistiche saggiano le coscienze e le vogli italiane in materia di sesso. Oggi vi illustreremo l’ultima nel suo genere, raccolta tramite il metodo Cawi, (un sistema di intervista tramite internet, n.d.r.) condotta su un campione di persone di età compresa tra i 18 ed i 60 anni. I risultati non mancheranno di stupirvi.
Quattrocento vagine. Quattrocento vagine ammirate dall’artista riprodotte su calce per essere poi inserite in dieci pannelli da quaranta vagine ciascuno. E’ la follia di Jamie McCartney, un eclettico artista che ha dopo aver ricreato la prima vagina su materiale solido ha ben pensato di lanciarsi in questa insolita attività che, incredibilmente, ha anche una spiegazione davvero convincente.
Quello della pornografia è un “problema” che ogni tanto fa capolino nelle cronache. Non solo in quelle di gossip e spettacolo, dove magari si ha l’occasione di presentare lavori e progetti all’avanguardia. Parliamo dell’allarme che saltuariamente si lancia nei confronti delle aspettative che il porno crea nelle persone in merito al sesso ed ai rapporti sessuali.
Il cambio di sesso è forse una delle opportunità più alte alla quale un essere umano può aspirare se non si sente tagliato, per ciò che riguarda la sua sessualità, per il corpo che gli è stato assegnato. Ma immaginatevi di essere nei panni di una ex moglie che da tempo non riceve più notizie nè alimenti dal consorte e che scopre in televisione che lo stesso ha cambiato sesso! E’ successo realmente, ad Alghero, in Sardegna.
Se, come moltissimi curiosi, avete visto il video hot che l’innocente Paris Hilton aveva girato con il suo fidanzato, sicuramente ricorderete questa faccia. E’ l’espressione post coitum di una giovane ereditiera che, ignara dei risvolti futuri, si era esibita in cunnilingus e modeste posizioni erotiche perché la poveretta (poveretta, si fa per dire) non avrebbe mai immaginato che quel video poi avrebbe fatto il giro del mondo per finire poi anche sotto gli occhi di mamma e papà…
Ma mentre le macchie sulle poltrone dell’Hilton vanno via con un colpo di spugna, l’alone erotico lasciato da Paris sembra indelebile tanto da rappresentare, ancora oggi, una vergogna per tutta la famiglia, una piaga sulla quale i media amano mettere il dito suscitando nella vittima drammatici risultati.
Ritengo giusta la scelta di Vogue Italia di mettere in copertina sul numero di giugno tre modelle tutte curve come Tara Lynn, Candice Huffine e l’australiana Robyn Lawley. Tre donne vere per annunciare una svolta nel dibattito sulla bellezza e sul corpo delle donne. Tre donne plus size fotografate seminude o in lingerie per mettere a confronto i loro corpi burrosi con l’attuale tendenza che vede le modelle anoressiche sfilare in passerella.
Tutto bene allora? Al contrario, perché parecchi blogger statunitensi non hanno affatto gradito l’accoppiata “grandi tette” e nudo del fotografo Steven Meisel.
“Non ci aggiustate la strada? Allora scordatevi il sesso!”. Potrebbe essere reinterpretata così la minaccia di oltre 250 donne di Barbacoas, una città rurale situate nei pressi della costa colombiana. Le donne, uno schieramento di madri preoccupate, si è steso qualche giorno fa davanti alle autorità locali estendendo poi la denuncia a tutti gli uomini della comunità, braccia che, se finalmente usate per utili scopi, potrebbero porre fine a un problema reale e, a detta di tutti, molto preoccupante.
“Amore, racconta alla nonna: com’è il tuo abito da sposa?”. Se avete scelto l’abito da sposa che vedete qui sopra, probabilmente questa è una di quelle domande che non vorreste mai che vi facessero. Ma il bello, o il brutto, è che la vagina non è sicuramente nuova a questo tipo di omaggi nel campo della moda. A lei è stato dedicato un drink, un profumo, un abito per novelle spose che amano stupire (o causare infarti) e anche un intero catalogo di abbigliamento per lui e lei.
Il divano è forse il maggiore mobile multitasking esistente: l’essere umano ci fa di tutto. E a quanto pare adora farci il sesso. In percentuali che superano anche il classico letto in camera. Questi sono i dati resi noti dall’Osservatorio Donne e Qualità della psicologa Serenella Salomoni. Il bello di questa indagine? Il divano è il posto preferito per fare sesso per quasi ogni età.
È scattata una nuova moda per ciò che riguarda il sesso: unirci la droga. Ma non un tipo qualsiasi: parliamo di una pasticca particolare chiamata Sexstasy, un mix tra la normale ecstasy ed il Viagra. È inutile dire che vi sconsigliamo caldamente il suo utilizzo invitandovi a fare del sesso sicuro e libero da ogni mix chimico. Scopriamo però insieme di cosa si tratta nello specifico.
