In Vietnam vacanze-educazione sessuale per i più piccoli

Visitare posti nuovi, divertirsi e imparare a fare l’amore: sono questi i tre principali obiettivi stabiliti dal tour operator vietnamita che lancia in anteprima un giro turistico del Paese davvero originale toccando tutti quei luoghi e quei simboli erotici della cultura che verranno sapientemente introdotti durante i tour spiegando ai partecipanti gli aspetti sessuali che i genitori dei bambini non hanno avuto il coraggio di trattare.

L’originale proposta è stata lanciata dalla compagnia di viaggio Viet Da Travel Company che ha scelto di offrire a tutti i genitori e ai loro figli, un tour del paese organizzato appositamente per illustrare i concetti più importanti dell’educazione sessuale in modo formativo e divertente. Il tour, come hanno spiegato gli organizzatori, partirà dall’analisi dell’unione tra il lingam e lo yoni, due simboli dell’unione sessuale che simboleggiano il potere della generazione e la forza dell’uomo e della donna che, insieme, riescono a far nascere un terzo individuo perpetuando la specie. Dai due simboli il tour proseguirà verso il Cham Museum dove sono conservati numerosi manufatti e preziose sculture risalenti all’era dei Champa dove è possibile ammirare molte miniature e statue importanti centrate sulla cultura dei due simboli: “Il lingam e lo yoni sono sempre insieme. Il lingam rappresenta il fallo, mentre lo yoni rappresenta la vagina. Il lingam è inserito nello yoni, lo domina dall’alto nella sua posizione centrale. Questo ci porta a spiegare ai bambini come l’atto sessuale viene realizzato“.

Dopo ogni statua simbolica le guide affrontano uno degli aspetti dell’educazione sessuale dando così modo ai ragazzi di poter imparare ciò che ancora non sanno, alla lezione seguirà poi un gioco che verrà fatto insieme  al gruppo e grazie al quale la tensione e la timidezza verrà finalmente sciolta e i dubbi saranno chiariti. Il tour, che verrà inaugurato quest’anno, sta avendo già qualche prenotazione da parte dei genitori che scelgono di non affrontare personalmente il discorso con i bambini ma che necessitano l’intervento di un esperto. L’iniziativa ci sembra davvero interessante, voi cosa ne pensate?

[Photo Credits AP Photo/David Guttenfelder]

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