Educazione sessuale in Cina? Meglio la castità

Siamo abituati ormai in Italia a non stupirci più di nulla, ma sappiamo bene che altrove alcuni limiti e tabù persistono. Metti la Cina, ove l’educazione sessuale pesa, e anche molto.

Per questo motivo, i governi di undici province dello Stato hanno trovato a loro modo una soluzione. L’educazione sessuale rendiamola pure materia di un percorso di studi a patto che… a patto che nei college e nelle università si insegni alle ragazze a respingere categoricamente ogni tipo di avances sessuali. Almeno fino al matrimonio.

Ma occorre affidarsi a un buon libro. E quale miglior testo, dunque, se non quello pubblicato dalla Focus on the Family? Un’associazione che da tempo segue lo sviluppo delle famiglie parlando di matrimonio come atto fondante della vita familiare, e di sesso come un dono di Dio da condividere solo tra marito e moglie. Per il resto, castità assoluta.

Una soluzione presa dal governo soprattutto dopo un sondaggio effettuato su 80mila studenti lo scorso aprile: il 14,4% degli giovani aveva confessato di aver avuto rapporti sessuali già durante il college, il 7% si era addirittura espresso a favore del sesso prima del matrimonio. Che scandalo (per loro).

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