TravelSex, per vacanze all’insegna del sesso sicuro

Ne parliamo ormai da settimane. Con l’arrivo dell’estate, specie tra i giovani, liberi da impegni di studio e occupazioni similari, nasce la voglia di divertirsi. E non solo fuori dalle lenzuola. Soprattutto dentro.  Una condotta comprensibile: l’ormone chiama a e loro giustamente rispondono. Peccato che dimentichino le regole base di un sesso consapevole. A ricordarlo loro ci pensa TravelSex.

Parliamo di una guida, di un opuscolo messo a punto dalla Sigo, la Società italiana di Ginecologia ed Ostetricia, la quale punta in particolar modo a salvaguardare gli adolescenti e la loro irrefrenabile voglia di esperienza, insegnando loro a comportarsi con coscienza anche per ciò che riguarda l’intimità. Secondo un sondaggio recentemente svolto dalla società, almeno il 51% dei giovani vive la sua prima volta in estate.

E non può esserci niente di più deleterio di un giovane che non prenda in considerazione l’utilizzo del preservativo.  Senza precauzioni infatti non solo aumenta il numero di gravidanze indesiderate, ma soprattutto si contribuisce ad alimentare le statistiche relative a malattie sessualmente trasmissibili,  mettendosi automaticamente a rischio di patologie molto serie.

TravelSex nasce proprio per questo: per regalare ai giovani la consapevolezza di un sesso da vivere alla grande ma con tutti crismi, prima di tutto proteggendosi. Perché rischiare il piacere duraturo per una disattenzione? La guida è disponibile in molte librerie, stazioni ed aeroporti ed online. Un piccolo tomo ricco di consigli ed indicazioni. In modo tale da trasformare le calde sere d’estate in qualcosa di “bollente” ma al contempo sicuro.

Al suo interno è possibile trovare una guida ai consultori italiani ai quali rivolgersi per reperire metodi contraccettivi adatti alle proprie esigenze. Consigli che si adattano anche ai meno giovani, in alcuni casi sbadati anche essi.  Una chicca? All’interno di TravelSex vi è anche una serie di frasi nelle maggiori lingue straniere per “prevenire” comportamenti a rischio.

 

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