Nasce 3D Kink Sex, il social network del sesso sadomaso

3D Kink - sesso virtuale in 3D

Siete un Master ma avete difficoltà a trovare una slave che abita in zona? Oppure una Mistress che si è stancata di andare ad eventi e fiere organizzate quasi sempre in alta Italia? Internet annulla le distanze, allora ecco qui il social network che fa per voi.

3D Kink è un vero è proprio mondo virtuale riservato agli amanti del sesso sadomaso, infatti è collegato alla famosa community BDSM Kink, dove è possibile trovare tutto il fetish, genuino al 100%. E 3D Kink è la loro ultima trovata, una specie di Second Life del sesso solo per adulti, dove ci si può divertire col bondage, il sadomaso, e una vasta gamma di fucking machines senza muoversi da casa propria.

Consigliato a chi non ha tempo e a chi ha voglia di sperimentare senza correre rischi, come si può vedere da questa piccola gallery per farvi conoscere meglio le nuove frontiere (tecnologiche) del sesso.

Una tuta è l’ultima frontiera del Cybersesso

Noi di Cooletto non abbiamo nessun pregiudizio verso il sesso virtuale. Però converrete anche voi che il sesso reale è meglio.
Ma Kevin Alderman, produttore di articoli erotici, non la pensa in questo modo, e per essere più convincente ha inventato il “tele-dildo“, una tuta interattiva che permette di ricevere stimoli tattili. Indossando questa tuta si potranno provare fisicamente le sensazioni vissute dal nostro avatar viruale. Baci e carezze dalla testa fino ai piedi, passando per i genitali, è ovvio.
Ma chi è davvero Kevin Alderman?
Nel Web, è meglio conosciuto come Stroker Serpentine, il nick che adopera su Second Life, la piattaforma virtuale dove questo simpatico omone si è imposto come uno dei più grossi imprenditori di Cybersesso. Su Second Life, Alderman è famoso soprattutto per due motivi: per aver venduto l’Isola di Amsterdam per 50.000 dollari (veri e non virtuali), e per aver dichiarato di avere fatto migliaia di esperienze di sesso virtuale (ma solo a scopo di ricerca) con altri avatar.

Il sesso è una delle attività preferite dagli utenti di Second Life, che s’innamorano in chat, tradiscono, e talvolta divorziano anche nella vita reale. L’idea quindi di rendere il cybersesso più realistico può sembrare, almeno all’inizio, vincente. Ma la tuta interattiva reclamizzata da Alderman è pesante e ingombrante, e rischia di provocare risate anziché eccitazione. Eppure, l’industria del sesso virtuale non si ferma, anzi è già proiettata nel futuro. Un futuro che si presenta a noi come un complesso groviglio di fili e cavi da agganciare un po’ ovunque, e da collegare a tute degne di film di fantascienza e a sex toys via bluetooth come, ad esempio, il Robosuck.

Il Tradimento su Second Life è reale?

Se scoprissi che il tuo partner ti tradisce su Second Life, come la prenderesti?

C’era una volta una coppia felice. David Pollard e Amy Taylor si amavano alla follia, e per rendere ufficiale il loro amore avevano deciso di sposarsi. Il matrimonio sembrava andare benissimo, ma un giorno la realtà virtuale apparve come un fulmine a ciel sereno nel loro mondo coniugale e qualcosa si spezzò. Entrambi scoprirono Second Life, entrambi decisero di esplorare il mondo in cui ognuno di noi può essere chiunque altro, ed entrambi godettero dei piccoli pregi dell’irrealtà.
Questa è la storia vera di Amy e di David, che oggi stanno per divorziare a causa del tradimento più discusso dal popolo della rete. David, stordito dalle tante possibilità che Second Life offre, ha pensato bene di approffitarne per copulare con la hostess di un night club. Amy ha così colto in flagrante suo marito mentre guardava il suo avatar fare l’amore con un’altra, e l’ha considerata una infedeltà a tutti gli effetti.