Erotismo a tinte noir: intervista doppia a Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi [terza parte]

Eccoci arrivati alla terza e ultima parte della nostra intervista doppia a Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi, scrittrici noir prestate all’erotico, che con CipriaVaniglia hanno vinto l’Eroxè Contest per il miglior romanzo erotico del 2011.

Ritengo che l’erotico sia uno dei generi letterari più complessi da maneggiare, soprattutto quando la storia è scritta a quattro mani. È stato difficile lavorare insieme?

Maria Silvia: Inizialmente mi ero misurata con il progetto da sola. Avevo un’idea di base e volevo svilupparla. Tuttavia, da dichiarata amante delle narrazioni storiche, stentavo ad aggiungere alle pagine quel tocco di erotismo che il lettore si sarebbe giustamente aspettato. Così, dall’energia strabordante della mia amica e collega Gaia Conventi, è nato l’intento di unire le forze. Lei ha portato in dote quella naturale capacità di scrivere e descrivere senza troppi peli sulla lingua, spezzando le mie lunghe narrazioni rurali. Spesso lente, perchè serve tempo e calma per descrivere una guerra. Ecco quindi che ci siamo combinate nel modo migliore e abbiamo cominciato a delineare un unico corpo del romanzo, dove io rappresentavo le nebbie e lei il fuoco. Il connubio ha funzionato. Rimane piuttosto dichiarata la mia incapacità di scrivere di sesso. Mi è capitato di sentirmi dire che scrivo un sesso “arrabbiato”, ossia tendente a decrivere violenze e soprusi, stati d’animo angoscianti, amarezze, sensi di colpa, smarrimenti. In effetti non sono tagliata per scrivere di piacere. Me la cavo sicuramente meglio con le tragedie.

Gaia: No, e sono categorica nel dirlo, lavorare con Maria Silvia non è stato difficile, si è dimostrato invece un piacevole complotto. Il libro l’abbiamo scritto a quattro mani, a distanza, in un momento in cui lei passava le giornate nel suo personale eremo – quella che in “CipriaVaniglia” è diventata la Wiege, la culla, la villa in cui si snoda la vicenda –, con una connessione traballante. E’ stato divertente, tutto è stato divertente, anche le difficoltà nel sentirci. Ci ritrovavamo alla Wiege nei week end, assieme agli amici bolognesi che sono stati il pubblico del nostro work in progress. Con loro abbiamo condiviso idee, segreti e nocino. Un’estate artistica, qualcosa che tendo a raccontare sempre nelle nostre presentazioni, perché non sempre i libri nascono e crescono nel buio studiolo di uno scrittore serioso.

Erotismo a tinte noir: intervista doppia a Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi [seconda parte]

Continuiamo con le domande a  Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi, autrici dell’erotic noir CipriaVaniglia. Se non avete ancora letto la prima parte della nostra intervista, sbrigatevi a farlo: basta cliccare qui.

In una società che mette il sesso dappertutto (pubblicità, tv show, cover magazine) ha ancora senso l’aggettivo “scandaloso” applicato a un romanzo erotico?

Maria Silvia: Credo di no. Reputo oggigiorno “scandalosi” quei testi che sollevano un polverone perchè mettono il dito nella piaga della verità. Trovo molto più scandaloso pensare che una prostituta scriva le sue memorie private facendo nomi e cognomi dei clienti e rischiando un pareggiamento di conti, piuttosto che trovarla scandalosa perchè scrive un libro interamente a sfondo sessuale. Il sesso, propinatoci ampiamente da svariati canali, non suscita stupore e non è più interpretato come un insulto al decoro. Mi piace invece pensare ai lettori di romanzi erotici. Tenuto conto dei molteplici imput visivi, delle facili occasioni, dei mille modi per trarre un senso di eccitazione da quanto li circonda, questi “illuminati lettori” recuperano un culto per la carta scritta e un’affezione verso la parola. Il metodo forse più romantico di accostarsi all’eros, il meno invasivo e il più mentale: sondare curiosamente storie messe per iscritto, affidarsi a una narrazione sensuale. Forse questo “mi scandalizza” in senso positivo. Ci sono ancora persone che chiedono all’eros una certa delicatezza.

Gaia: Ritengo non ci sia nulla di scandaloso nei romanzi erotici, a dire il vero non c’è niente di scandaloso nemmeno nelle signore scosciate dei cartelloni pubblicitari, le trovo solo un po’ ridicole, ecco tutto. Il sesso plasticato dei talkshow mi lascia indifferente, l’importante è poter cambiare canale. In un mondo dove tutto è visibile, tutto è in copertina e tutto è pronto all’uso, fa piacere poter scrivere d’erotismo con parsimonia, piano piano, senza levarsi le mutande davanti al primo che passa.

Erotismo a tinte noir: intervista doppia a Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi [prima parte]

Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi, autrici di CipriaVaniglia, l’erotic noir vincitore del concorso per romanzi erotici Eroxè 2011, hanno accettato di rispondere a una piccola intervista doppia per Cooletto. Una bella sfida, considerato che entrambe le autrici non si erano mai cimentate prima nel genere erotico. Basta questo ad incuriosirvi? Allora andate avanti con la lettura.

Avrete modo di conoscere i peccaminosi protagonisti di CipriaVaniglia e il segreto che accomuna le loro esistenze.

CipriaVaniglia è il romanzo vincitore dell’Eroxè Contest 2011

Anche quest’anno, il concorso letterario della sex community di Eroxè ci riserva una piacevole sorpresa, con la vittoria di un romanzo scritto a quattro mani. Un libro a tinte forti, ma nere. Infatti ad aggiudicarsi il contest è CipriaVaniglia di Silvia Avanzato e Gaia Conventi. Un noir classico, che poco alla volta si trasforma in un racconto intriso di torbido erotismo. Due scrittrici insieme per una vicenda che indaga il sesso e il tema del doppio.

Questo è un romanzo basato sul dualismo, non solo per le duplici autrici che l’hanno ideato, ma per i ruoli psicologici dei personaggi stessi, per il tema degli accostamenti. Diabolico e voluttuoso, trova ambientazione nella Wiege (dal tedesco culla), una villa ancora echeggiante di antichi fasti e abbandonata alla malora, nel cuore di una campagna emiliana sventrata dalla guerra. E’ il 1944, la timida Cora, ragazza di campagna, viene chiamata a servizio da Orsola Burgenvahl, eccentrica proprietaria della Wiege. Il resto è semplicemente doppio. Erotismo e inquietudine vanno a braccetto in quello che si rivela un noir psicologico dalle venature vintage (Silvia Avanzato).