Il fascino indiscreto della camporella

sex in car

Alla mia ragazza piace tantissimo fare sesso all’aperto, in macchina, o in posti dove c’è gente. All’inizio mi piaceva pure a me ma ho sempre paura di farmi beccare. Il guaio è che adesso lei non lo vuole fare più nemmeno a letto. Che devo fare?
Mauro.

Riceviamo questa email, anzi questa “richiesta d’aiuto” da un nostro lettore, e con lui inauguriamo la nuova rubrica del “Fermo Posta“, dove proveremo a rispondere alle domande e alle curiosità erotiche che ci sottoporrete ogni settimana.

Cominciamo subito col dire che il nostro Mauro ha un bel problema: la sua ragazza ha scoperto il fascino della camporella e adesso vuole andare a letto solo per dormire. Come darle torto? Fare l’amore in macchina ha i suoi vantaggi: è divertente, trasgressivo, ma soprattutto è spontaneo. C’è la follia del “mordi e fuggi”, i vetri appannati, due corpi caldi che si stringono, la sensazione della pelle che sfrega contro la stoffa dei sedili. Magari molti di voi si stanno mangiando le mani perchè vorrebbero essere al posto di Mauro, e stare con una ragazza che nel bel mezzo di una passeggiata ti sussurra nell’orecchio «sbattimi qui ora e subito». Ma pensateci un momento, sareste davvero così felici se la vostra vita intima non fosse più tanto intima?

Dogging, le scandalose foto di Steven Meisel

Steven Meisel è uno dei più famosi fotografi di moda, ed è sicuramente il più pagato. Numerose copertine di Vogue sono opera sua, così come “Sex“, il controverso libro fotografico di Madonna, dove la cantane appariva nuda e in pose discinte.

Non nuovo a questo genere di provocazioni, Steven Meisel non ha perso l’occasione di creare un nuovo scandalo, stavolta qui in Italia. Il pretesto è stato l’inserto fotografico realizzato proprio per Vogue Italia, che presentava corpi nudi, ripresi in una esplicita situazione di dogging, cioè durante un rapporto sessuale in luogo pubblico, come un parco, un cinema, o un parcheggio. Le foto sono state giudicate troppo spinte dai lettori della rivista, ma hanno ricevuto molte critiche in tutta Europa. Una curiosità: in America le stesse foto hanno ricevuto numerosi consensi, e si parla già di un libro fotografico di Meisel proprio sul dogging.

Noi di Cooletto vi presentiamo alcune foto tratte proprio da questo servizio.

Il Dogging. Cos’è?


A prima vista il termine dogging (da “dog”, cioè cane) può far pensare all’abitudine di molte coppie di portare a spasso il loro cucciolo preferito. Ebbene non fatevi trarre in inganno, perché qui i cani non c’entrano nulla. Non stiamo parlando di portare fuori Fido o Brutus per fargli fare i bisognini, bensì dell’ultima moda d’Oltremanica che consiste nel fare sesso all’aria aperta, con possibilità di esibirsi e di farsi guardare. Un termine preso in prestito dall’accoppiamento canino che oggi viene utilizzato per indicare rappori sessuali liberi e senza complessi, amplessi da consumare in luoghi pubblici, spesso tra sconosciuti. Una trasgressione che ha preso piede dapprima in Inghilterra per poi propagarsi in tutta Europa ed infine arrivare anche da noi. Sul Web ci sono siti che danno consigli e suggeriscono i posti più strategici per fare sesso in pubblico, e bacheche dove i navigatori possono combinare appuntamenti al buio. Solo a Londra, i doggers contano decine di incontri a settimana, e sembra che Regents Park sia il luogo preferito da questi appassionati esibizionisti. Da soli o in in coppia, ci si reca nel luogo stabilito, ci si accomoda in macchina, si lancia un segnale in codice (luce accesa uguale “puoi guardare”, finestrino abbassato uguale “puoi unirti a noi”), e poi si dà inizio alla performance.
Ma come si spiega il successo di questo fenomeno?