Fetish Pinup di Ed Mironiuk

L’arte del fetish è anche arte nel vero senso della parola. Ed Mironiuk se ne occupa da sempre, e ha creato una serie di pinup che popolano il suo strano mondo fatto di disegni e di cartoni animati. Fantasia e sessualità si incontrano nella mente di Ed Mironiuk per colorare la già fervida immaginazione di chi vuole conoscere le donnine immaginate dall’artista. Alcune sono personaggi reali trasformati da Mironiuk in splendidi disegni. Le pinup fetish di questo artista sono bellissime, e noi Coolettiane abbiamo pensato di deliziarvi con una piccola gallery che presenta alcuni dei suoi pezzi migliori.

Per ammirarle, basta voltare pagina…

Border Love, l’amore estremo in mostra

Com’è possibile descrivere l’amore estremo? Come si fa a mostrare la precarietà e l’incomprenisibilità di certi amori di oggi? Alla Dorothy Circus Gallery di Roma ci provano alcuni artisti del pop-surrealismo. Sono Consuelo Mura, Lostfish, Benjamin Lacombe e Kmye Chan.

Consuelo Mura si dice interessata alle parti del corpo della donna e focalizza la sua attenzione su alcuni strumenti di seduzione che la riguardano, come le scarpe. La vediamo qui, in questa piccola gallery che introduce alla mostra, con un dipinto, Mira, che ritrae il lato b, le gambe e gli stivali di una donna evidentemente in una posa sbarazzina o anche erotica… chissà. Lostfish invece ci mostra una dea, The Goddess, graziosa e delicata ma rossa come il sangue del cuore, del tramonto e della passione. Benjamin Lacombe è più spudorato e in Eat Me DrinK Me un mostro favolistico e grottesco cerca di avere un rapporto sessuale con una ragazzina non arrabbiata e neanche triste, ma rassegnata all’abitudine della monotonia. Kmye Chan invece, con Incubation, mette il cuore in gabbia nel vero senso della parola, e rende possibile e apparentemente onirico l’amore tra due donne.

Bizzarro Bondage, la donna come arredo

Una stravagante compagnia di Las Vegas ha trasformato il gioco del Bondage in una vera e propria arte, rendendo l’espressione donna oggetto più che mai veritiera.
Su DecorativeGirls.com ne vedrete delle belle: donne nude che diventano lampadari da salotto, tavolini da aperitivo, poggiapiedi o poggiacandele. Oppure, nella più fervida delle immaginazioni, la donna è una scultura futuristica dai tratti robotici creata completamente in digitale. E’ divertente notare come queste “decorazioni” vengano immortalate mentre persone del tutto normali compiono azioni legate al quotidiano, come leggere o chiacchierare. Questi strani mobili entrano così a far parte di un mondo che li utilizza in modo del tutto naturale. Le immagini sono provocanti, irriverenti e stimolanti, ma la compagnia del Nevada spiega chiaramente che le donne in questione sono soltanto delle modelle ben pagate che, di tanto in tanto, trovano divertente assumere le sembianze di mobili e di oggetti d’arredo.

Per vederne qualcuna, voltate pagina.