Il sexy shop è erotico o pornografico?

sex shopIl sexy shop è “erotico” o “pornografico”? No, non sto impazzendo. E’ la domanda che si stanno ponendo in Francia a livello legislativo un gruppo di giudici, chiamati a sancire la legalità o meno di un negozio specializzato in compendi d’amore posto in una strada frequentata anche da bambini. Il problema, nemmeno a dirlo, è nato quando della questione si sono interessate delle associazioni di stampo religioso.

O meglio, due gruppi di famiglie di estrazione cattolica che hanno presentato denuncia formale presso il Tribunale di Parigi contro il negozio 1969, reo di trovarsi troppo vicino ad una scuola. Ecco quindi presentarsi, come già accaduto negli Stati Uniti più di una volta, la necessità di capire se un negozio che venga oggetti per il sesso sia da considerare specializzato in erotismo e quindi libero per legge di essere posto in qualsiasi voglia luogo, o se sia da considerare pornografico e quindi da rimuovere.

Come sempre il labile confine sembra essere concentrato sulla presenza o meno di materiale pornografico. La vendita e mostra di sex toys infatti non rappresenta di per se stessa una discriminante negativa dell’attività, visto la liberalizzazione della vendita di oggetti stimolanti sia nelle farmacie che nei supermercati.

Ed è proprio questo il punto di forza sul quale i proprietari del negozio francese basano la loro difesa contro le associazioni cattoliche:

La legge parla di pornografia, mentre noi siamo un negozio dell’amore e non un sexy shop. Noi non vendiamo supporti fotografici o video. E i sex toys che mettiamo in  vetrina non sono rappresentativi dell’anatomia umana. Oggi ci sono giocattoli del sesso in vendita su laredoute.fr  e gli anelli vibranti al Monoprix!

Se una catena di moda ed un supermercato possono permettersi la vendita, perché non dovrebbe un semplice negozio? Il problema, secondo l’avvocato dei proprietari del 1969 è da cercare nell’interpretazione religiosa delle due associazioni che ribadiscono come il sesso per loro è la “sessualità vissuta all’interno della coppia eterosessuale” e vissuta come dono di Dio. E basta.

Voi che ne pensate?

Photo Credit| Thinkstock

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